Skip to content Skip to footer

Il circo made in Italy conquista Dusseldorf

di Stefania Ciocca

arrivederci-roma-manifestoItaliani all’estero. Un dato di fatto, una realtà storica e naturalmente un successo cristallino. Il made in Italy spopola davvero in tutto il mondo, è segno di classe, di qualità, di passione. Soprattutto se si tratta di arte. Non più tardi della scorsa estate, tanto per fare un esempio, in Messico è andato in scena, per l’intera stagione, uno spettacolo circense che i fratelli Fuentes Gasca hanno voluto fosse tutto di sapore italiano. Stavolta torniamo nella vecchia Europa dove in uno dei paesi più amanti delle arti della pista, la Germania, un altro show tricolore ha da poco fatto il suo debutto. Lo spettacolo si chiama Arrivederci Roma, ha debuttato lo scorso 3 aprile e andrà in scena sino al 27 luglio. Teatro di questo show è l’Apollo Varietè, già storico marchio di Dusseldorf che da qualche tempo è stato dedicato ad un nuovo edificio ed in pratica è diventato una costola del Roncalli, sempre sotto l’attenta e creativa supervisione di Bernhard Paul.
Per Arrivederci Roma la regia è di un artista italiano la cui fama è ben nota sia in patria che fuori, si tratta infatti di Natale Pellegrini, uno dei quattro statuari fratelli celebri per il loro meraviglioso numero di mano mano che hanno avuto occasione di presentare anche davanti a Papa Benedetto XVI, oltre che in televisione divenendo noti anche al pubblico che di solito non frequenta il circo. Senza dimenticare che il loro cavallo di battaglia gli è valso un Clown d’Oro a Monte Carlo.

I fratelli Pellegrini
I fratelli Pellegrini
“Io e miei fratelli ci esibiamo ormai da tanti anni all’estero e data l’ammirazione con cui il pubblico straniero accoglie gli artisti italiani ho pensato di curare la regia di uno spettacolo che fosse tutto di suggestione tricolore”. E così è stato già qualche anno fa con il primo spettacolo italiano curato da Natale, sempre in Germania, chiamato Bellissimo. Tempo dopo, nell’aprile del 2014, tocca ad Arrivederci Roma. Il titolo si rifà ad una celebre e vecchia canzone popolare italiana e il fatto di contenere due parole immediatamente comprensibili e riconoscibili come “italiane” riesce ad esercitare ancora più fascino sul pubblico che, a buon diritto, affolla il varietà tedesco. Spiega Natale che “l’idea era già stata presentata all’Apollo e quindi, come in tutte le seconde messe in scena, c’è sempre un po’ quel desiderio di riuscire a fare meglio pur senza la sorpresa della novità”. Sul successo abbiamo già fugato ogni dubbio: il debutto è andato molto bene e se all’inizio lo spettacolo era previsto sino a giugno, c’è già stata una proroga di un mese, sino a fine luglio. Un ottimo segnale che, a onore del vero, proviene da un pubblico amante delle arti circensi, degli spettacoli di varietà e soprattutto degli artisti italiani. Il pubblico tedesco è infatti storicamente avvezzo a tributare onori all’arte spettacolare italiana, a dimostrarlo è la stessa storia del circo che nell’epoca in cui il varietà spopolava poteva annoverare numerosi artisti autoctoni che per aumentare il proprio fascino si presentavano con nomi e suggestione italiane. E’ stato così per i giocolieri Paul Krause, diventato Paul Spadoni, e Michael Steiner diventato poi Corradini; stessa sorte per Paul Braun-Lehman trasformatosi in Paul Cinquevalli. E anche Roncalli, pur essendo un circo nato in Germania dal talento visionario di due tedeschi, ha voluto assumere nominazione italiana per il fascino un po’ romantico e un po’ retro che sa esercitare.
I fratelli Marton
I fratelli Marton
Gli artisti che sono coinvolti però nello spettacolo Arrivederci Roma, a partire proprio dalla regia, non hanno bisogno di finzioni o abbellimenti esotici: il cast è al 90% italiano, e quando non proviene dal “bel paese” ha comunque un’origine latina. Basta dare una rapida lettura alla presentazione che viene fatta dello spettacolo per capire che dentro questo scrigno sono contenute le perle italiane e romane che tanto fascino sanno esercitare: i colori mediterranei, la dolce vita, i monumenti, la bellezza italiana, i palazzi, la famosa primavera romana.
Sharyn Monni nel numero aereo
Sharyn Monni nel numero aereo
Ma cominciamo con gli artisti italiani: Erik Niemen, equilibrista su filo che, spiega Natale, “è quanto di meglio abbiamo oggi in Italia, tanto è vero che parteciperà alla prossima edizione del festival di Monte Carlo”. Poi c’è Kevin Huesca, giovane ventriloquo, che Natale vide lavorare a Zurigo nello spettacolo di Rolf Knie e si ripromise di contattarlo qualora avesse avuto nuovamente occasione di firmare una regia; Deborah Maloku presenta un numero molto forte di antipodismo, e Sharyn Monni esegue un numero aereo all’interno di una palla di plexiglass. I Fratelli Marton sono specializzati nel mano a mano, una piccola citazione del cavallo di battaglia del regista; “e come non citare i veterani Giurintano, Marcello e Anna, con il loro bellissimo numero di pattinaggio!”, continua Natale.
Il balletto di Arrivederci Roma!
Il balletto di Arrivederci Roma!
Vittorio Bellini è il nome d’arte di Victor Ponce, ma questo giocoliere non finge natali italiani: egli è nato a Napoli e le sue sono origini italo-argentine, tutti elementi che si riscontrano nel numero di giocoleria che presenta sul palco dell’Apollo Varietè. Per quanto riguarda la parte comica i ruoli sono affidati ai clown Gotys, ben noti in tutto il mondo. Il miglior augurio che si possa fare è quello di avere successo da qui a luglio, ma sembra ormai scontato che sarà così. Piuttosto Natale si augura che un giorno possa avverarsi un piccolo sogno: “Mi piacerebbe molto poter portare una mia regia in giro per i teatri italiani. All’estero è più semplice, quindi a maggior ragione lo terrò lì come un obiettivo forte per il futuro”.

Ivan Pellegrini torna in pista

I fratelli Pellegrini, Erdeo, Natale, Ivan e Andrea sono artisti che tengono alti i colori del circo italiano in tutto il mondo con la loro arte dell’equilibrio. Nell’agosto del 2012 Ivan era stato colpito da una malattia che per due anni lo ha tenuto lontano dalla sua amata attività e che in alcuni momenti ha fatto temere anche per la sua vita.

Ivan Pellegrini con la sorella Desiré
Ivan Pellegrini con la sorella Desiré
La notorietà di Ivan e il suo carattere solare hanno fatto fiorire sui social network un susseguirsi di auguri e messaggi di affetto che lo hanno accompagnato per tutto il periodo. Per fortuna qualche mese fa una delicata operazione è andata a buon fine e piano piano Ivan ha ripreso la sua forma standard, ovvero incredibile. Ha ricominciato ad allenarsi e, al momento di andare in stampa, apprendiamo che ha addirittura debuttato, a distanza di meno di 24 mesi dalla terribile diagnosi. Una dimostrazione che la classe arriva anche dalla tenacia con cui si lotta contro le avversità della vita.
I Pellegrini si trovano ora in Germania nel dinner show di Phantasialand, Fantissima. Chissà che non tornino presto a calcare le scene anche in Italia, sarebbe un bel modo per riabbracciarli tutti. A Ivan e ai suoi cari fratelli abbiamo voluto dedicare la copertina di Circo di questo mese, riproponendo l’immagine della loro partecipazione a Monte Carlo nel 2008, quando vinsero il prestigioso Clown d’Oro.


L’articolo compare sulla rivista Circo maggio 2014