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Il Circo della Pace punta all’integrazione

Ancora pochi giorni prima che le porte del Circo della Pace si riaprano per la sua quinta edizione. Cinque anni di circo, solidarietà e condivisione che ogni Natale uniscono tutta la comunità della piccola cittadina di Bagnacavallo, vicino Ravenna, in un affascinante evento in grado di mobilitare istituzioni, cittadini e amanti del genere.
Durante le festività natalizie, in piazza della Libertà, che è il cuore del centro storico cittadino, costruito su una originale pianta medievale e su cui si affacciano vie porticate, un gran numero di palazzi nobiliari ed edifici religiosi, sorge un caratteristico chapiteau, casa accogliente per una ogni anno differente esperienza di circo sociale. Questa iniziativa, nata da un’idea di Ruggero Sintoni e Alessandro Serena, ospita infatti in ogni edizione una diversa compagnia di circo sociale che si presenta al pubblico con uno spettacolo, il cui ricavato è interamente donato alla compagnia stessa. La prima edizione risale ormai al 2007 e si è aperta con Parada e i ragazzi di Bucarest, la seconda invece ha portato il calore africano di Sarakasi e i ragazzi di strada di Nairobi, la terza l’esperienza del Circo Paratodos dei ragazzi colombiani, mentre l’ultima, dello scorso anno, i bambini afgani del Mobile Mini Circus Children di Kabul.
Lo scorso anno il Circo della Pace è stato insignito anche della Medaglia del Presidente della Repubblica, in occasione della visita in Romagna di Giorgio Napolitano per le celebrazioni dei 150 anni di unità d’Italia. Uno scambio ricco di emozioni fra il presidente e i ragazzi afgani che gli hanno donato una grande foto del Circo della Pace con le loro firme e la loro bandiera nazionale. In cambio per loro le congratulazioni del presidente e l’augurio per un futuro di pace, oltre che una grande soddisfazione per Bagnacavallo e la sua iniziativa di cui Napolitano ha voluto sottolineare il valore, invitando a portarla avanti nel tempo.
Solidarietà e condivisione sono davvero due parole d’ordine di questa iniziativa, per cui si impegna ogni anno una città intera: sotto la guida di Accademia Perduta Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù e del comune di Bagnacavallo, si mettono infatti all’opera dalla parrocchia agli imprenditori, dalle associazioni di volontariato fino ai carabinieri.
Tanta attesa in città, ma anche fra gli operatori del settore, per la nuova edizione che si terrà in piazza della Libertà dal 22 dicembre all’8 gennaio e che quest’anno prende una direzione particolare perché si inserisce all’interno del progetto europeo Homeless, che vede la collaborazione di quattro partner differenti: Accademia Perduta, Circo e dintorni, l’ungherese Foundation for the circus art e la polacca Ocelot, in un lungo percorso che vede il Circo della Pace come tappa fondamentale.
Sotto lo chapiteau di Bagnacavallo quest’anno sarà presentato infatti lo spettacolo Casa dolce casa, di Marcello Chiarenza e Alessandro Serena, con le musiche di Cialdo Capelli, che vede avvicendarsi sulla scena otto clown-acrobati-giocolieri-equilibristi italiani, rumeni, ungheresi e polacchi, che provengono dalle esperienze più disparate: dal teatro, all’arte di strada, dal circo sociale, alle discipline sportive. Uno spettacolo di circo teatro che vuole essere un canale di integrazione, espressione e promozione della cittadinanza e della trasformazione sociale e che riesce a comunicare al pubblico di ogni età importanti valori quali la solidarietà e la ricchezza ottenute dal confronto tra culture e realtà diverse. Il pubblico potrà assistere ad uno spettacolo sgangherato e poetico ambientato in un angolo poco ordinato del mondo, in un luogo che potrebbe essere una discarica di rifiuti, dove presunti scarti della società, cose e persone, si incontrano e tentano di ricostruire un senso giocoso del mondo, dal punto di vista del clown, e in cui le suggestioni di Kusturica sono il profumo e l’ambientazione di storie di senza casa equilibristi e comici, che usano il corpo come linguaggio per superare i propri limiti.
Trepidazione per questa nuova esperienza che vede il ritorno alla creazione nell’ambito del circo teatro di Chiarenza, Serena e Capelli, terzetto che aveva infiammato festival e piazze di tutta Europa con gli spettacoli di Arcipelago Circo Teatro per oltre 500 repliche e che quest’anno si prestano alla calorosa, nonostante le basse temperature di dicembre, cornice del Circo della Pace. Fra solo una settimana si attende l’arrivo di tutta la compagnia in città. Il 22 dicembre fortunatamente non è lontano… non vediamo davvero l’ora!
Rebecca Magosso