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Il Circo alla Mostra del Cinema di Venezia con l’omaggio a Fellini

fellini-federico-i-clownsL’Ente Nazionale Circhi porta l’arte della pista di segatura nella prestigiosa Mostra del Cinema di Venezia, che apre i battenti il 27 agosto per terminare il 6 settembre. E’ qui che si terrà l’omaggio a Fellini, incentrato sulla storica pellicola I Clowns. Uscita nel 1970, coinvolse una serie di artisti italiani e stranieri, a partire da Liana, Nando e Rinaldo Orfei, e poi Victoria Chaplin, i fratelli Colombaioni, Fumagalli, i Bario, Pierre Etaix ed altri.
Cornice dell’evento sarà la Casa dello Spettacolo nella Villa del Lido di Venezia, dove si daranno appuntamento le sigle storiche dell’esercizio cinematografico, Anec, Fice, gli Schermi di Qualità, Agiscuola e Agis. Ricco il cartellone, dedicato alla “professione Cinema” e allo spettacolo in tutte le sue forme.
“Oltre agli appuntamenti dedicati al mondo del cinema, con seminari, incontri e presentazioni, fino alla degustazione di prodotti tipici, il programma prevede iniziative ed esibizioni riguardanti le diverse forme di spettacolo, sempre con uno sguardo alla settima arte”, fa sapere l’Agis. E fra questi rientra la sorpresa che l’Ente Nazionale Circhi sta mettendo a punto, che vedrà alla Casa dello Spettacolo, la sera del 27 agosto, l’esibizione di artisti di diverse discipline.
“Quando dico ‘il clown’, penso all’augusto. Le due figure sono, infatti, il clown bianco e l’augusto. Il primo è l’eleganza, la grazia, l’armonia, l’intelligenza, la lucidità, che si propongono moralisticamente come le situazioni ideali, le uniche, le divinità indiscutibili”, spiegava Fellini. “Ecco quindi che appare subito l’aspetto negativo della faccenda: perché il clown bianco, in questo modo diventa la Mamma, il Papà, il Maestro, l’Artista, il Bello, insomma ‘quello che si deve fare’. Allora l’augusto, che subirebbe il fascino di queste perfezioni se non fossero ostentate con tanto rigore, si rivolta. Egli vede che le ‘paillettes’ sono splendenti; però la spocchia con cui esse si propongono le rende irraggiungibili. L’augusto, che è il bambino che si caca sotto, si ribella a una simile perfezione; si ubriaca, si rotola per terra e anima, perciò, una contestazione perpetua. Questa è, dunque, la lotta tra il culto superbo della ragione (che giunge a un estetismo proposto con prepotenza) e l’istinto, la libertà dell’istinto. Il clown bianco e l’augusto sono la maestra e il bambino, la madre e il figlio monello; si potrebbe dire, infine: l’angelo con la spada fiammeggiante e il peccatore”. Non c’è Fellini senza circo. E il circo italiano intende ricambiare una inestimabile amicizia umana ed artistica con il regista di Rimini amato in tutto il mondo.