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Il card. Ravasi: “Nel circo c’è armonia fra uomo e animale”

Il card. Gianfranco Ravasi

Qualche giorno fa intervenendo alla conferenza stampa dell’Ente Nazionale Circhi, il senatore Carlo Giovanardi ha ricordato le parole di Federico Fellini e del card. Gianfranco Ravasi sul circo di tradizione e dunque con gli animali. Oggi il cardinale, che è presidente del Pontificio consiglio per la Cultura, è intervenuto ad Assisi – insieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – all’interno del programma del “Cortile di Francesco” e come al solito questo artista della parola e uomo di grande preparazione, ha incantato la platea dei presenti.
Riproponiamo per i nostri lettori l’intervento che il cardinale pronunciò sul circo e sulla presenza al loro interno degli animali, nel dicembre del 2010 in occasione dell’ottavo congresso internazionale promosso dal Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, dal titolo “Circhi e luna park, cattedrali di fede e di tradizione, segni di speranza in un mondo globalizzato“.
“So che c’è oggi una certa tensione, un atteggiamento un po’ ostile nei confronti dell’utilizzo degli animali all’interno dei circhi da parte di certi movimenti. Io invece ritengo che sia una componente significativa quella degli animali negli spettacoli circensi, anche perché è una presenza secolare.
Una delle caratteristiche dell’animale è l’adattamento all’ambiente. L’animale continuamente si adatta ai mutamenti, tanto è vero che in una stessa specie si verificano cambiamenti in base alle regioni in cui si trova a vivere. L’animale entra anche all’interno della vita delle famiglie e s’adatta ai suoi ritmi. Se non capisce il contesto reagisce, ma ha bisogno di quel contesto nel quale inserirsi. Così nel circo l’animale s’adatta e diventa un altro soggetto di fianco all’uomo, in una perfetta sintonia e armonia. Ci saranno anche delle forme di crudeltà, non si può escludere, ma a me il tema degli animali nel circo fa venire in mente Isaia il quale, per descrivere l’escatologia, rappresenta l’armonia tra gli animali che in natura erano contrari e che poi si abituano a vivere insieme: “Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; la vacca e l’orsa pascoleranno insieme; il leone si ciberà di paglia, come il bue; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi“. Ecco, il circo rappresenta quasi questa armonia paradisiaca e quanto avviene nel circo non è frutto di imposizione ma di armonia”.
L’intervento integrale si può leggere qui.

Short URL: https://www.circo.it/?p=23448

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