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Il caldo abbraccio del Milano Clown Festival

Le fotografie sono tratte da www.milanoclownfestival.tk
Milano si prepara ad essere sorpresa dai clown. Il Milano Clown Festival – dal 22 al 25 febbraio – porta quest’anno sotto il Duomo e in vari luoghi della città, artisti di primissimo piano: dai grandissimi Leo Bassi, Jango Edwards, Leo Kondakov, alla compagnia francese Cie Jamais 203, che in italiano si potrebbe tradurre “non c’è due senza tre” (qualche anno fa chiamata ad esibirsi a Torino alla Scuola di Cirko Vertigo), poi Mario Pirovano, Michael Trautman e la canadese Strange Comedy, in questi giorni al Carnevale di Venezia (così come Kondakov). Assieme a loro una schiera di nuovi artisti: Simone Romanò, Farandula, circo Oblak, per restare in Italia, e gli Asante Kenya Acrobats. Numerosi anche gli eventi speciali, da Moriss e i PIC, la Banda Civica di Milano e quella di Crescenzago, Djembappel, e poi Cinaski, Folco Orselli e Flavio Pirini, Shoulashou (associazione Diamocilamano), il Teatro in Assenza (esperienza che ha mosso i primi passi a Milano negli anni ’70 e che mischia medicina, arte, musica e architettura) diretto da Paolo Ferrari. Ancora: i Colombaioni, Los Kikolas Circo teatro dalla Spagna, Mamimo (Giappone) e Voilà l’enchantement (Svizzera).
Siamo arrivati alla settima edizione di questa contagiosa miscela di clownerie di strada, che per qualche giorno colora e riscalda il cuore di Milano. Una scarica di un centinaio di eventi (rigorosamente ad ingresso libero) che spaziano fra teatro, proiezioni speciali, musica, incontri dedicati alla formazione e alle scuole.
E’ il quartiere Isola il cuore pulsante del Milano Clown Festival, le sue strade e piazze, gli spazi pubblici e privati, fino ai sagrati delle chiese e allo chapiteau rosso che è diventato il simbolo del festival, ormai anche un grande evento dal punto di vista delle presenze (circa 30 mila lo scorso anno). E una particolarità di questo appuntamento è quella di dedicare in ogni edizione uno spazio speciale ai miti viventi della clownerie internazionale. Dal Clown Festival milanese sono passati così, fra gli altri, Dario Fo, Peter Shub, Maurizio Nichetti e lo scorso anno anche Patch Adams, in veste di ospite d’onore.
Ma il tratto distintivo di questo evento è forse quell’assalto tenero e allegro al cuore dei milanesi che si materializza nell’invasione dei clown e nei loro abbracci alla gente che va di fretta. Lo scorso anno in via Padova, dove Moriss e i PIC motorizzati sul “PIC Bus” e accompagnati dalla banda, hanno letteralmente abbracciato centinaia di persone lanciando un benefico messaggio: “Te Vöri Ben” (Ti voglio bene!).
I Pic sono l’ormai famoso Pronto Intervento Clown ideato da Maurizio Accattato (che ha sede proprio nel quartiere Isola), anima del Festival e esperienza di arte “bonificante” che si fa cultura e impegno sociale.