In occasione di Circumnavigando, festival internazionale di teatro e circo, giunto alla XI edizione e organizzato da Sarabanda, a Genova (dal 16 al 18 dicembre e dal 29 dicembre al 14 gennaio) viene allestita la mostra “I saltimbanchi di Picasso: figure in equilibrio tra sogno e realtà”.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna di Albenga e la Fondazione Palazzo Ducale e rimane aperta dal 16 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012 a Palazzo Ducale (Cortile Maggiore).
La collezione raccoglie la serie completa di quindici incisioni originali, acqueforti e puntesecche che Pablo Picasso dedicò al mondo dei saltimbanchi tra il 1904 e il 1905 e che furono edite da Ambrose Vollard a Parigi nel 1913.
Le rare e prestigiose opere, appartenenti ad una collezione privata e custodite dalla Galleria di Arte Moderna di Albenga, raffigurano una serie di ritratti di personaggi circensi realizzati da Picasso nella fase di passaggio dal periodo blu al periodo rosa del Maestro, personaggi diventati in seguito protagonisti di alcune tra le più famose tele dell’autore e ospitate nei musei di tutto il mondo.
Tra il 1904 ed il 1905 Picasso riserva una serie completa di incisioni alla rappresentazione di personaggi del mondo circense, che diverranno in seguito protagonisti di alcune delle opere più rappresentative dell’artista.
I ritratti dei Saltimbanchi riportano l’osservatore all’interno dell’universo parigino dell’epoca, in cui acquistano un particolare significato. Picasso raffigura acrobati, clown, ballerine, figure che rimandano alla precarietà della vita, che in quel momento sente affini alla sua condizione. I personaggi del circo Medrano si mutano allora in metafore di una vita bohèmienne, simile a quella che l’artista vive con i suoi amici, la bande à Picasso che in quel periodo popola le vie di Montmartre. Fanno parte di questo circolo personalità che diventeranno sempre più influenti nel campo artistico e culturale, il poeta Guillaume Apollinaire, insieme a Max Jacob, André Salmon, Georges Braque, Pierre Reverdy, Amedeo Modigliani, André Derain.
Le contaminazioni artistiche e letterarie si fanno inevitabili, nonostante le precarie condizioni di vita che lo costringono al riutilizzo di vecchie lastre, come quella che, col suo sfondo floreale appena visibile, fa da sfondo all’incisione più celebre, quella de Il Pasto frugale.
Orari: da martedì a domenica: 10-12 e 15-19 chiuso lunedì, Natale e il pomeriggio del 24 e 31 dicembre apertura straordinaria il 26 dicembre