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Porta la firma di Alessandro Gimelli il “singolare ritratto fotografico di un artista che ha lasciato il segno”. Cioè il clown Grock, che oltre a lasciare il segno come artista, lo ha fatto anche come “architetto” con la villa che porta il suo nome e che, tornata agli antichi splendori, è aperta al pubblico a Imperia. “Grock Graffiti” è il titolo della mostra fotografica dedicata al grande clown svizzero Adrien Wettach, per il quale ogni parola che tenti di definirlo risulta sproporzionatamente inadeguata. Da perlustrare non c’è solo una delle figure comiche più illustri del Novecento ma, appunto, anche la struttura e la simbologia di Villa Bianca. Ed è questo che indagano gli scatti di Alessandro Gimelli, ideatore e curatore della mostra, che si può visitare gratuitamente dal 15 al 31 luglio dalle ore 20 alle 23, presso “The Overpass”, nuovo workshop di Loano (Savona) in Via Richieri 33. L’esposizione fotografica che si avvale di uno studio al cesello realizzato dallo stesso Gimelli e del prezioso supporto dell’Archivio Storico fotografico della Libreria “Ragazzi” di Oneglia, illustra la storia del clown e quella della villa, capolavoro architettonico e decorativo, da Grock voluta, pensata e realizzata. Un pagliaccio semiserio, indimenticato Augusto, che ha scelto la Riviera di Ponente come “pensatoio” dal quale hanno preso vita opere d’arte visitabili nella villa e opere sceniche che respirano nella sua arte senza tempo sospesa tra illustri palcoscenici e scintillanti chapiteaux.