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Golden Circus: grande festa per i 30 anni d’oro del Festival

manifesto-golden-circusDal 21 dicembre al 12 gennaio Roma festeggia i 30 anni d’oro del Golden Circus Festival con un’edizione speciale di questo ormai storico e prestigioso appuntamento natalizio della Capitale.
Nella cabina di regia c’è ovviamente la figura femminile che il Festival ha ideato, diretto e condotto fin dalla sua nascita, Liana Orfei, che di recente Maria Vittoria Vittori ha intervistato per la rivista Circo definendola “donna di antica nobiltà circense, di grande energia e potenza comunicativa, ancora strepitosamente innamorata dei suoi progetti di vita e di spettacolo. Nella sua lunga carriera ha attraversato campi espressivi eterogenei: dal cinema – oltre quaranta film con registi del calibro di Fellini, Scola, Monicelli e Mattoli – al set televisivo; dall’arena del Festivalbar al palcoscenico, nella compagnia di Eduardo de Filippo, ma sempre con lo scintillio della pista come stella polare”.

Liana Orfei in piazza San Pietro in occasione del pellegrinaggio della gente del circo e dello spettacolo viaggiante in Vaticano (foto Circo.it)
Liana Orfei in piazza San Pietro in occasione del pellegrinaggio della gente del circo e dello spettacolo viaggiante in Vaticano (foto Circo.it)
E a proposito di Fellini, celebrato in quest’anno del ventennale dalla morte, anche con il film di Ettore Scola Che strano chiamarsi Federico, Liana Orfei nella intervista a Circo ricorda che l’incontro col regista di Rimini è stato il più significativo della sua vita, sia sul versante artistico e sia su quello umano: “La nostra amicizia è cominciata nel 1958, in modo un po’ curioso. Un agente cinematografico – si chiamava Filippo Fortini – venne a vedermi al circo e poi mi telefonò dicendomi che dovevo fare assolutamente il cinema. Non avevo molta fiducia in quel mondo perché allora, nel mio ambiente, il cinema e il teatro erano considerati un po’ peccaminosi e così gli risposi che non mi interessava. Allora si inalberò e disse che si sarebbe ripresentato con un personaggio qualificato. Si ripresentò con Federico Fellini. E da quel momento è nata una grande amicizia, non solo con me, ma anche con la mia famiglia, con mio fratello Nando: è lui il Patacca di Amarcord. Federico era una continua sorpresa, un genio che ti stupiva sempre con la sua umanità, la sua semplicità, la sua dolcezza. E non posso dimenticare Eduardo, un’emozione immensa: avevo già fatto teatro, ma con lui ho capito che cos’è veramente il teatro”.
golden-circus4Ma torniamo al Festival, che nelle sue 30 edizioni ha riunito le maggiori scuole circensi del mondo (5 continenti coinvolti e più di 50 paesi) per un totale di oltre 3 mila artisti, mille spettacoli e 1 milione e 300 mila presenze.
Considerato dalla critica uno tra i più importanti festival circensi internazionali, ad ogni nuovo anno il Golden Circus si conferma quale vetrina capace di offrire quanto di meglio, innovativo e creativo si muova nel circo contemporaneo e tradizionale. L’occasione per far conoscere anche in Italia le ultime tendenze delle arti circensi del panorama mondiale, messe a confronto in un appuntamento speciale dove spettacolo e sogno fanno da protagoniste assolute.
“All’interno di questa edizione, che privilegia tra le altre nazioni il mondo latinoamericano – racconta Liana Orfei – vorrei omaggiare l’azione pastorale del pontefice Francesco. Un desiderio ed una necessità poiché la ventata di positività di una figura genuina come quella del Papa, consola e rassicura in un momento così delicato del nostro Paese. Ma le sorprese e le novità non finiscono qui! Dietro le quinte del Golden Circus Festival c’è un grande fermento. Un costante lavoro tra prove, allestimenti, eventi speciali e tanta creatività per poter regalare ancora una volta al pubblico romano, e non solo, il più grande spettacolo del mondo!”
In questa foto e sopra (di Laura Santelli), due immagini degli spettacoli sulla pista del Golden Circus
In questa foto e sopra (di Laura Santelli), due immagini degli spettacoli sulla pista del Golden Circus
Alla rivista Circo, Liana ha anche anticipato qualcosa della edizione del trentennale: “L’ho fondato insieme a mio marito Paolo Prestipino nel 1984, qualche anno dopo il festival di Monte Carlo. E’ il più antico festival di circo in Italia e si svolge nel periodo natalizio, dal 23 dicembre alla prima domenica di gennaio. Quest’anno dunque festeggiamo il trentennale; siamo già stati in Cina e tra poco partiremo per Cuba perché stiamo preparando qualcosa di importante. La caratteristica di questa rassegna consiste nell’avere individuato gli elementi di novità andando a scovare, nei posti più incredibili, numeri che il circo tradizionale non avrebbe mai messo in pista. Il nostro è stato e continua ad essere uno spirito di ricerca, uno spirito vincente perché riesce ad offrire ogni volta spettacoli innovativi. E c’è poi da considerare lo spirito competitivo tra le varie scuole di circo, che offre un ulteriore arricchimento spettacolare”. Ma il filo rosso del Festival è la sottolineatura del forte legame che circo e cultura: “E’ un binomio che non può essere diviso perché il circo è frutto della cultura, è l’arte sociale più antica che esista al mondo. Il grande Mario Verdone, che è stato presidente della giuria di qualità del Golden Circus per più di vent’anni, diceva che il circo è nato con i primi uomini che si sono riuniti intorno al fuoco, con i riti dello sciamano. Sono nati insieme, la cultura e il circo”.
Ricco il “menù” artistico, che prevede due spettacoli al giorno, 21 performance a spettacolo, 80 artisti, 150’ di sogno.
Dal 21 dicembre al 12 gennaio, al Teatro Tendastrisce, via Giorgio Perlasca 69, Roma.