Circo.it ha approfondito questa vicenda, che odora di truffa lontano un miglio. E non è stato difficile raccogliere la replica della associazione chiamata in causa, la società californiana Have Trunk Will Travel, che secondo Animal Defender avrebbe infierito su Tai ed altri elefanti in fase di addestramento con pungoli, scariche elettriche e bastoni.
“Siamo costantemente impegnati nell’addestrare elefanti e siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità riguardo alle cure e ai metodi adottati”, spiegano Gary e Kary Johnson. “E siamo orgogliosi del nostro contributo al benessere e alla conservazione degli elefanti”.
Ma come è potuto nascere quel video? “I gruppi estremisti dei diritti degli elefanti, stanno usando il ruolo di Tai in Acqua per gli elefanti, come un mezzo per trarre vantaggio della sua celebrità, come un pretesto per promuovere i loro sforzi finalizzati a togliere gli elefanti e tutti gli animali esotici dagli spettacoli. Per il resto tali gruppi non sono informati e soprattutto non hanno esperienza nel lavoro con gli elefanti. Anzi, la loro è una storia meno che onesta, e pensano solo a raggiungere i loro obbiettivi”. Non solo, Gary e Kary Johnson rivelano che il video in questione “sembra pesantemente modificato, e tagliato ad arte, ma nessuno dei montaggi mandato in onda è stato preso durante l’allenamento di Tai per Acqua per gli elefanti. La celebrità di Tai e la popolarità del film sono il vero motivo per il quale questi gruppi estremisti tentano di farsi pubblicità, sia a loro che alla loro causa”.
E concludono: “Nel film si vedono i risultati di come noi addestriamo a trattiamo gli elefanti, tanto che proprio questo costituisce la magia del film. Ovviamente noi continueremo a prenderci cura di Tai e di tutti i nostri elefanti con l’amore e le attenzioni che meritano e che abbiamo sempre riservato loro”.
(Ha collaborato Martino Monti)