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Giulia Corsini alla sen. Montevecchi: facciamo chiarezza sulla letteratura scientifica su circhi e animali

E’ il turno della lettera che la Dr.ssa Giulia Corsini ha inviato alla sen. Montevecchi. La pubblichiamo integralmente (dopo quelle del Dr. Paladino e del Dr. Chiesa).

Sen. Montevecchi,
sono Giulia Corsini, medico veterinario e debunker per quanto riguarda le tematiche sugli animali, ovvero mi occupo di demistificare disinformazione di carattere scientifico.
Prima di addentrarmi nelle questioni relative agli studi scientifici vorrei fare una piccola premessa. Attualmente esiste un modo per valutare il benessere psico-fisico degli animali ovvero tramite studi sul welfare animale (o benessere animale). Il benessere animale nasce da un’esigenza di carattere etico, ovvero l’interesse a come si sente l’animale nell’ambiente in cui si trova. Sembra inutile dirlo, ma avendo letto le memorie FNOVI in cui si cita la dichiarazione di Cambridge bisogna specificarlo, quando si fa una valutazione del welfare si da’ per scontato che l’animale sia un essere senziente, ovvero dotato della cosiddetta “coscienza primaria”, con la capacità di sentire e provare emozioni. Il welfare è un compromesso tra l’interesse umano l’interesse dell’animale di stare bene all’interno della relazione uomo-animale. L’etica del welfare è diversa dall’etica antispecista, la quale considera i rapporti uomo-animale in maniera riduzionistica come forma di schiavitù o discriminazione, per cui si cerca di vietare varie realtà con animali, a prescindere da come stanno o si sentono gli animali. Infatti la LAV, promotrice dell’etica antispecista, propone di spostare gli animali nei centri di recupero: attualmente non esistono studi che riguardino il benessere degli animali in tali centri.
Ora, per quanto riguarda gli studi sul welfare nel circo, a discapito di quanto sostengano i miei colleghi di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini dei Veterinari Italiani) o la LAV (Lega Anti Vivisezione), la letteratura scientifica in materia in realtà non è molta, FNOVI si limita a citare Stephen Harris e il position paper della FVE (Federazione dei Veterinari Europei) su cui mi soffermerò in seguito e che non è uno studio scientifico, inoltre cita alcune frasi estrapolate in libertà da alcuni etologi senza citare fonte e data in maniera appropriata e magari senza neppure interpellarli. Personalmente trovo imbarazzante che la FNOVI, la quale dovrebbe rappresentarmi, abbia utilizzato questa modalità per suffragare le posizioni di qualcuno del vertice.

Ora passiamo all’analisi della letteratura scientifica in materia. Le persone che hanno condotto gli studi di campo più lunghi (con osservazioni di carattere etologico sugli animali dei circhi) sono Marthe Keily-Worthington, con uno studio della durata di 3 anni nel Regno Unito commissionato dall’associazione animalista RSPCA, e il gruppo di ricerca di Ted Friend (con Toscano, Nevill e altri autori), lo studio è durato 10 anni ed era stato commissionato dall’USDA americano per fare leggi più restrittive nel settore e volte a migliorare le condizioni di welfare degli animali. Poi esiste anche un gruppo di ricerca della Wageningen University (Olanda) che ha fatto degli studi di durata piu’ breve presso i circhi in Olanda.
Gioco forza, troveremo molte pubblicazioni sul tema prodotte soprattutto dal gruppo di Ted Friend, un nome che troveremo ricorrente infatti nei lavori citati e anche nelle citazioni di chi sostiene posizioni contrarie al circo.

Ora elenco i principali studi sul circo in merito alle analisi sul welfare animale:

1) C.H Nevill T.H Friend, The behavior of circus tigers during transport, Applied Animal Behaviour Science Volume 82, Issue 4, 5 August 2003, Pages 329-337 ttps://doi.org/10.1016/S0168-1591(03)00066-2 In questo studio viene spiegato il trasporto delle tigri, che non manifestavano atteggiamenti stereotipati durante lo stesso. Gli atteggiamenti stereotipati sono degli atteggiamenti associati allo stato di stress. Si tratta di atteggiamenti ripetitivi senza alcuna finalità.

2) M. J. Toscano, T. H. Friend, C. H. Nevill, Environmental Conditions and Body Temperature of Circus Elephants Transported During Relatively High and Low Temperature Conditions, J Elephant Manag Assoc, Volume 12, 2001 https://www.researchgate.net/publication/242272614_Environmental_Conditions_and_Body_Temperature_of_Circus_Elephants_Transported_During_Relatively_High_and_Low_Temperature_Conditions qui si spiega che il trasporto negli elefanti non compromette il welfare anche con temperature diverse perché gli animali son abituati al trasporto.

3) P.D.Krawczel T.H.Friend A.Windom, Stereotypic behavior of circus tigers: Effects of performance, Applied Animal Behaviour Science 95(3):189-198 · December 2005  DOI: 10.1016/j.applanim.2005.04.010 In questo studio si spiega cosa sono degli atteggiamenti anticipatori relativi alla performance delle tigri del circo.

4) C.H. Nevill, T.H Friend. preliminary study on the effects of limited access to an exercise pen on stereotypic pacing in circus tigers Applied Animal Behaviour Science 101(3):355-361 · December 2006  DOI: 10.1016/j.applanim.2006.02.012 In questo studio di nuovo si parla di comportamenti anticipatori pre-esercizio/pre-addestramento, l’esercizio viene riconosciuto come arricchimento ambientale, dunque effetto benefico sul welfare animale. (specifico una cosa che è chiara per chi lavora con gli animali, l’animale esegue un compito grazie al condizionamento operante, ovvero ciò che stimola l’animale ad eseguire un esercizio è il premio che riceve)

5) T. H. Friend, Behavior of picketed circus elephants, Applied Animal Behaviour Science, Volume 62, Issue 1, 15 February 1999, Pages 73-88, https://doi.org/10.1016/S0168-1591(98)00210-X, qui gli elefanti nel circo: comportamenti anticipatori prima di cibo e acqua

6) Friend, T. H., & Parker, M. L. (1999). The effect of penning versus picketing on stereotypic behavior of circus elephants. Applied Animal Behaviour Science, 64, 213–225. questo studio riguarda gestione dell’elefante alla catena oppure recinti (ora la catena è vietata)

7) Gruber, T. M., Friend, T. H., Gardner, J. M., Packard, J. M., Beaver, B., & Bushong, D. (2000). Variation in stereotypic behavior related to restraint in circus elephants. Zoo Biology, 19, 209–221 questo è uno studio simile al precedente, dove si valuta atteggiamenti stereotipati degli elefanti in diverse condizioni.

9) Nevill, C. H., Friend, T. H., & Toscano, M. J. (2004). Survey of transport environments of circus tiger (Panthera tigris) acts. Journal of Zoo and Wildlife Medicine, 35, 167–174 uno studio che valuta il trasporto nelle tigri del circo.

10) Nevill, C. H., & Friend, T. H. (2006). A preliminary study on the effects of limited access to an exercise pen on stereotypic pacing in circus tigers. Applied Animal Behaviour Science, 101, 355–361.L’area dove avviene l’allenamento fornisce un importante arricchimento ambientale

11) Nevill, C. H., Friend, T. H., & Windom, A. G. (2010). An evaluation of exercise pen use by circus tigers (Panthera tigris tigris). Journal of Applied Animal Welfare Science, 13, 164–173. come le tigri passano il tempo nell’area di allenamento, atteggiamenti stereotipici

Questi sono gli studi della Wageningen University:

1) H. J. Nijland, N. M. C. Aarts & R. J. Renes , Frames and Ambivalence in Context: An Analysis of Hands-On Experts’ Perception of the Welfare of Animals in Traveling Circuses in The Netherlands, Applied Animal Behaviour Science 101(3):355-361 · December 2006  DOI: 10.1016/j.applanim.2006.02.012 questo è estremamente interessante, si parla della percezione del welfare, che cambia in base all’essere animalista, osservatore, veterinario e keeper. Aggiungo una nota a margine, il parere dei veterinari in questo studio, come quello dei veterinari che fanno ispezioni nei circhi per conto delle ASL e che curano gli animali nei circhi (tipo quelli del registro ENC) si discostano dal parere FNOVI e FVE.

2) H. Hopster, I. C. De Jong, Welfare of sea lions in travelling circuses, Technical Report · April 2014, Report number: 770, Affiliation: Wageningen UR Livestock Research DOI: 10.13140/RG.2.1.1157.1921 In questo studio è stato analizzato il welfare dei leoni marini nel circo. Secondo una scala del welfare la metà delle realtà (in un range da uno a 10) si trova sopra 5.5 e metà sotto.

Questo il lavoro di Marthe Keily Worthington, commissionato dalla RSPCA. Come sostenuto dalla dr. Worthington, la RSPCA aveva commissionato lo studio a lei perchè ritenuta scienziata animalista, poi quando ha scoperto del risultato ha fatto delle pressioni alla scienziata e infine l’associazione animalista si è rivolta a S. Harris.

M. Kiley–Worthington, Animals in Circuses and Zoos: Chiron’s world? Marthe Kiley–Worthington, 1990. Basildon, Essex, Little Eco-Farms Publishing. 240 pp.
http://www.the-shg.org/Kiley_Worthington/

Le conclusioni di M. Kiley-Worthington, così come delle persone che hanno fatto gli studi sul benessere degli animali nei circhi sono che i circhi non causano di per se’ sofferenza, ma dipende da come vengono gestiti. Le conclusioni di chi ha fatto i lavori di campo si discostano dalle review di Harris, infatti gli scienziati che hanno condotto gli studi nei circhi che sono stati citati nei suoi lavori lamentano che i risultati dei loro esperimenti siano stati manipolati. Specifico che la review è un lavoro scientifico che dovreb​be essere una specie di riassunto di tutti i lavori scientifici su un determinato argomento: il fatto che gli scienziati che hanno condotto gli studi di campo nei circhi non concordino coi risultati di S. Harris è eloquente.

T. Friend, Twisting the science to ban animals with circuses, JEMA, July 2018, vol 29, No. 2. pp 65-67 (in allegato)

Ora passiamo all’analisi degli studi di Harris e delle posizioni FNOVI e FVE
La FNOVI si è appoggiata alla FVE (Federation of Veterinary of Europe), quest’ultima non è un organo istituzionale ma un’organizzazione non governativa con sede a Bruxelles che si è appoggiata alle review di S. Harris per elaborare il position paper. Sulle review di S. Harris si sono appoggiati anche la BVA (British Veterinary Association) e Eurogroup4Animals: le conclusioni e la letteratura citata sono le stesse.
Partendo dall’analisi delle review di S. Harris, siccome egli conclude che “la qualità della vita degli animali dei circhi è compromessa”, la FVE suggerisce di considerare addirittura l’eutanasia degli animali che non possono essere riallocati.

Ora elenchiamole review di S. Harris et. all:
Si tratta di A review of the welfare of wild animals in circuses – Stephen Harris, Graziella Iossa, & Carl D. Soulsbury – 2006, non pubblicato, commissionato da RSPCA
da questo lavoro, Are wild animals suited to a travelling circus life?”- G.Iossa, C.D. Soulsbury and S. Harris (2009) pubblicato su Animal Welfare. 18:129-140
Infine The welfare of wild animals in traveling circuses – J. Dorning, S. Harris and H. Pickett (2016).

Sottolineo che dove Pickett è una lobbista pagata per costruire casi persuasori a favore delle cause animaliste (da suo profilo linkedin) https://www.linkedin.com/authwall?trk=gf…

Per inquadrare meglio il personaggio controverso di S. Harris elencherò una serie di articoli inglesi che lo riguardano:

https://www.telegraph.co.uk/news/uknews/law-and-order/12034496/Hunting-convictions-thrown-into-doubt-after-court-case-collapses.html?%20fbclid=IwAR2UhecYrKNAG55ZjpSreEIrPim2k-_eqOGsLhP03xvvc-PPRqjQr75Bnag

In questo articolo S. Harris viene messo in dubbio come esperto super partes perche’ amico di vecchia data di un animalista che doveva essere testimone chiave ad un processo che riguardava la caccia alla volpe.

In questo articolo le cose​ si dimostrano ben più gravi perchè esiste un gruppo animalista con un giro di mail in cui faceva parte S. Harris, volto a screditare gli opponenti:
https://www.telegraph.co.uk/news/2019/05/11/professor-employed-independent-witness-hunting-prosecution-tried/?fbclid=IwAR3pcso9MAQYDEVL6FVwz7sN_K6-NVR7E8GEah3Uty9UQvU6iAVYkygvChM

Un altro articolo parla di scambi di gesti d’affetto tra un animalista che doveva essere testimone e S. Harris che doveva essere esperto super partes ad un processo:
https://www.telegraph.co.uk/news/2019/05/25/expert-dropped-hunting-case-kissing-prosecution-witness/?fbclid=IwAR2Qs88-BkNPiBA67bzhPb0IibdvIOlg_YitrNOQ114QZENoguSrgPs04U0

Questo articolo riguarda le accuse di manipolazione della scienza a favore delle cause animaliste, si parla sia di circhi con animali che di caccia alla volpe

https://www.telegraph.co.uk/news/2018/08/11/foxhunting-prosecution-professor-misrepresented-science/

Stephen Harris ha fatto tutta una serie di studi vicino alle cause animaliste, non solo contro il circo ma anche contro gli zoo:

C. Draper, S. Harris The Assessment of animal Welfare in British Zoos by Government-Appointed Inspectors Animals (Basel) 2012, 2(4), 507-528

C. Draper,W. Browne, S. Harris “Do Formal Inspections Ensure that British Zoos Meet and Improve on Minimum Animal Welfare Standards? Animals (Basel). 2013 Dec; 3(4): 1058–1072. dove c Draper è il Capo dell’Animal Welfare & Captivity della Born Free Fundation, nota associazione animalista.

C’è addirittura un’incredibile studio contro il controllo dello scoiattolo grigio (causa di estinzione dello scoiattolo rosso):

Stephen Harris, Carl D. Soulsbury, Graziella Iossa Is culling of grey squirrels a viable tactic to conserve red squirrel populations? (2006) Advocates for Animals,. 28 p. – non pubblicato.

Poi ci sono altri studi sempre su tematiche sensibili, per il quale più che manipolazione a favore della causa antispecista servirebbe veramente oggettività scientifica per fare delle scelte adeguate nell’interesse sia degli uomini che degli animali.

P.S.: se ci sono domande o dubbi e se qualcosa non è chiaro non esiti a contattarmi.

Cordiali Saluti,

Giulia Corsini, Medico Veterinario