L’associazione Gaia Animali & Ambiente propone ai propri affiliati un testo “copia incolla” (mancanza di fiducia?), anche se suggerisce di “modificare e personalizzare un po'” il contenuto del messaggio (affinché sembri spontaneo e non pilotato?) da inviare al governo per “sospendere i finanziamenti ai circhi con animali”, anche “considerato il tempo di crisi in cui viviamo”. Ovviamente in tempi di crisi i finanziamenti è bene cercare di farli tagliare ai nemici e non agli amici animalisti, sembra essere il ragionamento di Gaia. E si che le organizzazioni animaliste (consultate i loro bilanci se li trovate) ne ricevono di contributi pubblici diretti o indiretti. Quanti esattamente ancora non lo sappiamo perché le somme incamerate vengono tenute segrete: non si è ancora riusciti a sapere quanto ricevono le 80 associazioni ambiental-animaliste (riconosciute dal ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349) dallo Stato. L’ultimo dato che si conosce risale al 2006, quando il numero delle associazioni era parecchio inferiore alle 80 attuali, e complessivamente si spartivano 3.390.553 euro.
Ora, nel testo “imbeccato”, Gaia scrive: “Chiedo l’abolizione del finanziamento di circa 6 milioni di Euro in favore della attività circensi che utilizzano animali…” E qui sta la clamorosa falsità. A differenza dei soldi che lo Stato eroga alle associazioni animaliste, quelli che il Dipartimento dello Spettacolo che fa capo al ministero per i Beni e le attività culturali, assegna ai circhi, sono messi nero su bianco e da tutti consultabili sul sito internet del predetto Dipartimento. Nel 2011 non hanno superato la somma di 1 milione e 800 mila euro circa.