Skip to content Skip to footer

Fus 2017: segnali di rimonta per il circo, quasi 500 mila euro di incremento

Il presidente Buccioni  (foto studio Angeletti)
Il presidente Buccioni (foto studio Angeletti)
Si è riunita in data odierna, sotto la presidenza del ministro Franceschini e alla presenza del direttore generale del Mibact Onofrio Cutaia, la Consulta per lo spettacolo, alla quale è intervenuto anche il presidente Enc, Antonio Buccioni, insieme ai rappresentanti di tutti i settori dello spettacolo.
Al centro della riunione il riparto del Fus per il 2017, che segna per il circo e lo spettacolo viaggiante un leggero incremento, passando da euro 4.475.430 del 2016 a 4.901.600,08, quindi dall’1,36% all’1,46%, pari a +426.170,08 euro.
“Più che le cifre, che costituiscono motivo di soddisfazione perché, attesa la situazione del Paese, segnano comunque una maggiore – seppure contenuta – disponibilità finanziaria, registro soprattutto quello che considero un inizio di rimonta per il circo”, commenta il presidente Buccioni, che alla riunione della Consulta ha preso la parola per soffermarsi sul disegno di legge 2287-bis che riguarda da vicino il futuro del nostro settore e che lo scorso 3 novembre ha iniziato il suo iter presso la 7 Commissione Cultura del Senato.
Buccioni ha detto che il circo si attende dal disegno di legge un risultato molto preciso, quello di “costituire una leva di rigenerazione reale in grado di sanare la ferita inferta col tradimento del patto d’onore stipulato fra la Repubblica e la gente del circo e dello spettacolo viaggiante il 18 marzo 1968 con la legge 337”. Un patto che lo Stato ha violato unilateralmente, anche spogliandolo, nel corso degli anni, di tutte le provvidenze (pure assai modeste) che gli aveva riservato (tariffe, trasporti, disciplina della pubblicità, ecc.), fino al tradimento fondamentale, ovvero la mancata strutturazione delle aree attrezzate sulle quali poter esercitare l’attività. Non solo. Buccioni ha fatto riferimento anche alla questione degli animali, ribadendo che “il circo italiano è disponibile ad affrontare il tema esclusivamente in termini di rigorosa regolamentazione ma è assolutamente contrario a qualunque ipotesi di eliminazione degli animali”.