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Fus 2015, Livio Togni: “Nessun rispetto della dignità e del lavoro del circo”

Livio Togni
Livio Togni
All’inizio io ero anche fiducioso sulle modalità e sugli effetti della nuova riforma, perchè giudicavo in modo positivo lo sforzo richiesto ai circhi per dimostrare la propria qualità, la propria storia e in generale la propria importanza all’interno del panorama culturale italiano. Purtroppo però la classe dirigente italiana, che non si smentisce mai, pasticciona, incapace e superficiale quando si tratta di posti di lavoro, molto abile quando lo scopo è prendere soldi ai contribuenti (perchè sono le banche che fanno le leggi), sta riuscendo ad eliminare anche gli ultimi residui di tradizione, cultura e aggregazione che ancora sopravvivono nel nostro Paese.
Il trattamento riservato al circo ne è la prova: a prescindere da quella che è la risibile offerta di contributi in proporzione alle spese sostenute e al numero di persone impiegate nelle aziende circensi, sorge il dubbio che sia un preciso scopo politico quello di limitare il più possibile le occasioni di aggregazione.
livio-togniLa cultura fa paura ai politici, mentre l’isolamento delle persone gli fa comodo. A questo punto sarebbe stato molto meglio destinare i fondi del FUS per risolvere i problemi della fame (creati dalla politica stessa) e lasciare i circhi a sbrigarsela da soli. Questo non rispetto della dignità, del lavoro del circo, il fatto che alla fine non sia stato premiato chi si comporta onestamente ma chi agisce nell’illegalità, è avvilente: quante fra le società che hanno beneficiato del contributo sono società che essendo da più di 3 anni in perdita avrebbero dovuto essere già estinte per legge, mentre invece ce le ritroviamo come destinatarie dei contributi pubblici? Quante realtà inesistenti e di poco spessore sono risultate allo stesso livello di realtà importanti e consolidate che fanno parte della storia culturale del nostro Paese, solo perchè i professionisti hanno saputo manovrare e arrangiare le carte in modo furbo? E’ chiaro qual è il concetto di rispetto della legalità per le istituzioni italiane, d’altra parte lo vediamo tutti i giorni al telegiornale. A questo punto le cose sono due: o chiudiamo tutti, oppure cominciamo tutti a lavorare in maniera disonesta, invece che continuare a fare i fiori nel letame, perchè è forse l’unico modo che resta per far sopravvivere le nostre aziende e continuare a garantire il posto di lavoro che diamo a tante famiglie.

Senatore Livio Togni

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