21 aprile. Verona, la «capitale» italiana del circo, festeggia alla grande la Giornata mondiale del circo del 21 aprile, una festa istituita tre anni fa dalla Federazione mondiale del circo per promuovere la cultura e le arti circensi e che ha come madrina la principessa Stephanie di Monaco, la cui famiglia reale organizza da 36 anni il Festival internazionale del circo di Monte Carlo, uno dei più prestigiosi del mondo.
Sabato l’appuntamento è all’Accademia d’arte circense di via Francia e poi a Forte Gisella in via Mantovana 117, dove la scuola del circo di Verona darà vita a molti eventi, tutti ad ingresso gratuito, rivolti alle scuole e alla cittadinanza. Lo scorso anno, sempre a Forte Gisella, furono superate le duemila presenze, quest’anno le previsioni sono di quadruplicarle.
IL PROGRAMMA. La Giornata veronese prevede tre momenti: la mattinata, dalle 10 alle 11,30 sotto lo chapiteau sede dell’Accademia (per evitare problemi in caso di pioggia), sarà rivolta alle scuole grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale. I docenti e gli alunni incontreranno gli istruttori ed il direttore dell’Accademia d’arte circense Andrea Togni, della celebre famiglia dell’American Circus, per approfondire gli aspetti principali di quest’arte e comprendere, anche attraverso l’esibizione di alcuni allievi, il percorso formativo necessario per diventare acrobati, giocolieri, trapezisti o clown.
Il pomeriggio (dalle 16 alle 18 circa) a Forte Gisella, Il circo a 360 gradi, dove verrà data a tutti -grandi e piccini, appassionati e curiosi- la possibilità di partecipare attivamente alle dimostrazioni pratiche di tecnica circense. Saranno inoltre organizzate delle esibizioni di alcuni praticanti della scuola a livello avanzato ed incontri con alcuni esponenti delle storiche famiglie circensi veronesi.
Alle 21 lo spettacolo Il circo sotto le stelle, organizzato per far vivere ai cittadini veronesi un’esperienza di arricchimento non solo artistico, ma anche culturale, proprio come è accaduto lo scorso settembre in occasione della Conferenza episcopale italiana in piazza San Zeno.
A completare il tutto, una mostra sulle famiglie Togni, Casartelli (del circo Medrano di Bussolengo), e su Egidio Palmiri, ex artista, fondatore e presidente dell’Accademia, con foto e filmati storici, aperta per tutta la durata della manifestazione.
CAPITALE DEL CIRCO. Il Veneto è da tempo il centro delle tradizioni circensi italiane, perché vi risiedono alcune delle più prestigiose famiglie di circo. La regina del circo, Moira Orfei, ha casa e sede del suo circo a San Donà di Piave. A Verona hanno il loro quartier generale i Togni dell’American Circus, e in particolare Flavio Togni, star dell’ammaestramento in dolcezza di elefanti e tigri, più volte premiato al Festival internazionale del circo di Monte Carlo, in passato stella dell’americano Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus. A Bussolengo risiede la famiglia Casartelli, titolare del circo Medrano, che vanta una lunga storia di impresari e artisti circensi le cui radici risalgono al 1873, anch’essa con un palmarès da brivido.
Sempre a Verona è nata nel 1988 ed ha sede anche oggi, l’Accademia d’arte circense, fondazione senza scopo di lucro, patrocinata dal Ministero per i Beni e le attività culturali, tenacemente voluta e realizzata da Egidio Palmiri, una scuola che prepara gli artisti del futuro.
E a Verona ha sede anche il Centro di documentazione sulle arti circensi, unico in Italia, con archivi e materiali che sono un punto di riferimento per la storia del circo.
Daniela Bruna Adami
L’Arena