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Flavio e Daniele Togni sulla Via della Seta

di Elena Lo Muzio

Il circo di Flavio e Daniele Togni da tempo si spinge verso territori quasi inesplorati. Dopo avere toccato negli scorsi mesi Bielorussia e Kazakistan ha appena concluso una serie di spettacoli nella struttura del Bravo Circus di Ulan Bator, in Mongolia.

I Chiarini in tournée in Giappone nel 1886

Bisogna tornare nell’Ottocento per ritrovare i prodromi di una simile vocazione internazionale, con i viaggi in Estremo Oriente della famiglia Chiarini, veri pionieri, e avventurieri, che hanno portato, il circo italiano in ogni angolo del globo, aprendo la strada, non solo in senso figurato, ad altri intraprendenti seguaci che, in tempi più recenti, hanno portato i loro complessi in varie parti del mondo. È il caso di Livio Togni in Africa, Medio Oriente, Russia e Ucraina, o della famiglia Bellucci con la sua esperienza in Egitto, ma anche dei Casartelli De Rocchi nei paesi del Mediterraneo e delle tournée del Circo Moira Orfei che hanno toccato Libia e Iran.

I saluti finali dello spettacolo al Bravo Circus di Ulan Bator

D’altronde circo è sinonimo di viaggio, di struttura in movimento e quello spirito intraprendente rimane nel sangue, come un tratto genetico. Ed è con quello spirito che Flavio e Daniele Togni si sono spinti a Est, fino in Mongolia, un luogo che sta vivendo un grande sviluppo, ma che ancora conserva tratti che danno all’esperienza un senso di avventura e di scoperta, sia per le differenze culturali, sia per limiti logistici che, necessariamente, si incontrano quando si muove un complesso così grande. Questo rende la sfida dei Togni più difficile, certo, ma anche più soddisfacente visti poi gli ottimi risultati.

Lo spettacolo proposto ha infatti riscosso grande successo in ogni città toccata da questo lungo tour, e anche il pubblico mongolo ha partecipato numeroso ad ogni replica. Non poteva essere altrimenti, data l’alta qualità della proposta del Circo Italiano. Al Bravo Circus di Ulan Bator è andata in scena con una parata di stelle, con la parte comica affidata a Joy Costa, la cavalleria dei cosacchi, la bascula della troupe Amaraa e soprattutto con Bruno Togni, figlio di Flavio e argento a Monte Carlo, star dello show insieme alle sue nove tigri e volto protagonista sui manifesti.

Bruno Togni in pista a Ulan Bator

L’esperienza in Mongolia non si esaurisce con la visita nella capitale, altre tre città attendono i Togni prima del rientro in Europa che avverrà in tempi diversi, con partenze e ritorni. Flavio sarà il primo a rientrare in patria, dove è atteso come guest star della venticinquesima edizione dell’International Circus Festival di Latina che prenderà il via il 17 ottobre, mentre per Bruno la prossima meta è la Francia, dove a dicembre sarà impegnato con il Festival Cirque en 2 Rives, in Occitania. Il viaggio continua e c’è da scommettere che l’orizzonte dei Togni si allargherà sempre più verso nuove mete, superando altri confini.