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Festival Latina: nel vivo l’edizione dei secondi quindici anni

manifesto-latina-2014Le luci si sono accese per la sedicesima volta sulla pista del Festival del Circo Città di Latina. Sedici lunghi anni in cui il festival della cittadina laziale è riuscito ad affermarsi come manifestazione di settore all’interno di un panorama internazionale sempre più competitivo.
Nel 1999 la guida era dell’ideatore Giulio Montico, mentre oggi, sedici anni dopo, il festival è organizzato e portato avanti con passione dai suoi figli Fabio, Fabiola, Fabrizio e Flavia. In questi anni di onorata carriera si sono avvicendati artisti di fama nazionale e internazionale come Redy e Denny Montico, i fratelli Zapashny, Willer Nicolodi, Davis Vassallo, Vinicio Canestrelli Togni, Stefano Orfei Nones, Flavio Togni, Rob Torres, Dima Shine, solo per citarne alcuni.

L’evento ha avuto inizio il 13 ottobre mentre il gala di chiusura si tiene il 20. Tanti e qualificati gli artisti, provenienti da tutto il mondo, e in particolare da Canada, Venezuela, Belgio, Israele, Russia e Ucraina, ad ulteriore testimonianza di quanto l’arte circense sappia essere universale e capace di abbattere barriere ed ostacoli politici, geografici e culturali.

Non può mancare il nostro paese sulla pista di Latina: artista prescelta Yasmin Dell’Acqua, nata a Roma nel ’95 in una delle più note famiglie circensi italiane. Formatasi al circo di famiglia di Amedeo Orfei e sotto la guida del papà Massimiliano (suo maestro) e dell’artista Consuelo Reyes (suo modello), Yasmine Dell’Acqua presenta a Latina un numero di antipodismo che propone con freschezza ed entusiasmo i canoni più tradizionali della cultura circense italiana.
Altro italiano è il milanese Lord Nil, laureato in scienze politiche internazionali. Curioso ed appassionato viaggiatore, ha trascorso parte della sua vita in Cina; lì ha affinato le sue capacità negli sport da combattimento al punto da meritare, nel 2007, l’ingresso nella nazionale italiana di full contact cinese. Da sempre appassionato di illusionismo, escapologia e micromagia, dal 2001 ha intrapreso la professione artistica. Nel 2012, in occasione di una importante produzione televisiva dedicata all’illusionismo, Lord Nil
si è qualificato tra i primi quattro illusionisti al mondo. A Latina presenta in anteprima mondiale un nuovo concept: Odisseo.
Veronese è il diciannovenne Christopher Togni che porta con sé onori ed oneri dovuti al suo rappresentare la nuova generazione di una delle più note famiglie circensi italiane, i Togni. Il verticalismo è la sua disciplina.

Eonys è il nome d’arte della giovane artista nipote di Aguamado e del compianto Aguanito Merzari. Eonys ha iniziato a prepararsi alle discipline circensi nel 2009 e, dall’anno successivo, ha iniziato a lavorare come artista; sono già numerosi i circhi ed i Festival
nei quali si è esibita, come il noto Circo degli Orrori. Dall’incontro artistico fra la danzatrice Elena Grossule e l’acrobata Romain Cabon nasce Naufrage, la performance di pole acrobatic che Eonys presenta a Latina: una zattera, una vela, il suo albero, sono gli elementi centrali per questo efficace connubio tra circo e danza.
Ospite d’onore fuori concorso è un clown, anzi, il principe dei clown: Henry Ayala Jr., venezuelano, rappresentante della quinta generazione artistica di una grande famiglia circense. Avviato al contatto con il pubblico fin dalla più tenera età, Henry the Prince ha appreso gli elementi essenziali delle più diverse discipline della pista fin da giovanissimo. Manca dall’Europa da cinque anni. Il successo che, in questo tempo, egli ha ottenuto nei Paesi del Sud America è stato travolgente, in particolare nel celebre Circo Tihany. Altri nomi che si avvicendano in pista: Tatiana, artista ucraina dedita all’equilibrismo su filo molle; Vitalii Kalinin, verticalista ucraino; Sheila Nicolodi con un numero di “pole acrobatic”; Avital e Jochen Pöschko, duo di acrobatica aerea; il Trio Stoian, tre artisti di Bucarest che si esibiscono alla barra russa; i Clown Sterza con un classico della clownerie, ovvero i clown musicali; i Golden Stars, troupe ucraina dedita ai salti in banchina; Rafael de Carlos, giocoliere cubano e molti altri ancora.

Lo spettacolo è senza dubbio il cuore della manifestazione, ma negli anni si sono andate definendo anche altre attività collaterali che si inseriscono nel periodo delle esibizioni: “Circus Expo” è uno spazio espositivo di oltre 1000 metri quadrati allestito all’interno della struttura che ospita il festival e che ha lo scopo di mostrare come il circo abbia tante modalità di presentazione (arti figurative, comunicazione, fotografia, ecc.).
Al “Caffè letterario” è possibile sorseggiare una bevanda calda apprezzando lo sforzo letterario di alcuni autori che dalla pista si sono lasciati affascinare. Poi la partnership con Migrantes, Fondazione della Conferenza Episcopale Italiana che si occupa dei diversi mondi della mobilità umana. Il progetto “Accoglienza interculturale dei giovani artisti”, per il quale alcuni volontari si occupano di seguire e proporre iniziative ai giovani artisti che provengono da tutto il mondo; il progetto Università degli Studi di Roma “Sapienza” e “Torvergata” e il progetto “Circo e diversamente abili” per diffondere davvero a tutti e tra tutti la meravigliosa cultura circense.

Il Festival Internazionale del Circo “Città di Latina” sta assumendo sempre più le fattezze di un evento complesso, all’interno del quale convergono numerosi progetti differenti fra loro ma pur sempre finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico al mondo del circo: scambio interculturale, sensibilizzazione al mondo dei diversamente abili, all’istruzione, alla religione, al confronto sano e costruttivo. Questi benefici non sono racchiusi entro la pista, ma escono dal settore circense per avere ripercussioni anche sul territorio circostante grazie agli indotti economici e alla promozione turistica.

Stefania Ciocca