Da Assisi arriva un istruttivo messaggio frutto di un confronto pacato fra politici, merce rara di questi questi tempi e dunque ancora più apprezzabile. Forse lo spirito di S. Francesco soffia sulla città della pace per eccellenza.
Il dibattito l’ha aperto Francesco Mignani, consigliere comunale e candidato alle prossime elezioni per la lista civiva Uniti per Assisi: “Per essere bello, il circo ha davvero bisogno di esibire gli animali?” Un interrogativo che si è posto con l’arrivo, a Santa Maria degli Angeli, del circo Lidia Togni.
“La presenza in questi giorni di un circo nel nostro territorio – afferma Mignani in una nota – ripropone ancora una volta questo interrogativo. È proprio necessaria la partecipazione degli animali nei circhi per fare spettacolo e dare divertimento? Non sono contrario ai circhi, anzi, apprezzo notevolmente l’impegno di questa gente e la loro vita di sacrifici, ma non riesco a comprendere come mai si continui a fare spettacolo privando gli animali della loro libertà. È assurdo – prosegue – pensare che in questi tempi si possa continuare a esibirsi prevaricando la sensibilità dei nostri amici animali”.
Il consigliere comunale aveva già espresso le sue posizioni in passato con una mozione presentata nel consiglio comunale del 2 febbraio 2011, finalizzata ad “impedire l’esibizione dei circhi nel nostro territorio che prevedono nello spettacolo la presenza di animali”.
Un punto di vista rispettabile, tanto più se argomentato civilmente come nel caso del consigliere Mignani. Il quale però forse non sa che gli animali presenti nei circhi non sono stati “sradicati” dai loro paesi d’origine ma vivono in cattività da più generazioni. Se si pone il problema per queste specie di una privazione della libertà, allo stesso modo il problema si dovrebbe presentare per tante altre specie che vivono a contatto con l’uomo, dalle tartarughe presenti nei nostri giardini ai cani confinati in terrazzi e appartamenti minuscoli, giusto per fare due esempi.
Sta di fatto che in occasione del dibattito sulla mozione – riferisce il giornale online Vivere Assisi – “la discussione fu assai breve: il consigliere Franco Matarangolo (La Mongolfiera) sentenziò che la mozione andava contro l’articolo 41 della Costituzione, che sancisce la libertà dell’iniziativa economica privata, purché essa non si svolga “in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Valutare, volta per volta, le condizioni igienico-sanitarie e l’eventuale maltrattamento degli animali fu l’intendimento comune, rimandato tuttavia a successiva discussione. Ricordando l’esito di quella mozione, Mignani infatti puntualizza: “L’art. 41 della Costituzione Italiana tutela queste forme di spettacolo e mi rendo conto che la mozione comunale che ho presentato a favore e tutela degli animali è poca cosa e non può far granché per annullare tale articolo. Da Assisi, patria del francescanesimo – conclude Mignani lanciando un appello -, deve partire un segnale importante, non solo per la tutela dell’uomo e dell’ambiente ma per tutte le cose del Creato, compresi, dunque, anche gli animali; e tutto questo non solo a parole”.
Ma tutelare gli animali non significa allontanarli dal “contatto” con l’uomo, ma rispettarli, prendersi cura di loro dal punto di vista nutrizionale e del benessere generale, cosa che nei circhi – fino a prova contraria – avviene, tanto è vero che l’autorizzazione alla loro attività è frutto di una serie di pareri vincolanti, compresi quelli dell’Asl. Se i veterinari del servizio pubblico attestano che gli animali sono ben tenuti significa che si può stare tranquilli.