Sabrina Errani insieme al fratello Nevio gestisce il circo e sorveglia lo spettacolo assicurandosi che tutto funzioni per il meglio. Il circo, ovviamente, è quello di famiglia.
Come ti trovi nel ruolo di manager del circo?
E’ dura, ogni mattina ti svegli e ce n’è una nuova! Ti dico soltanto che stamattina sono andata dove faremo la prossima tappa per risolvere questioni come la zona in cui posizionarci o la distribuzione dei biglietti.
Di cosa ti occupi precisamente?
Lavorando con mio fratello Nevio abbiamo differenti mansioni: lui si occupa della parte più tecnica e organizzativa, mentre io penso di più alla gestione dello spettacolo.
Come vengono scelti gli artisti?
Di solito sono loro a mandarci dei dvd che noi visioniamo e poi decidiamo se fare una prova o meno. Adesso abbiamo deciso di dare un’impronta un po’ più teatrale al nostro spettacolo, partendo proprio dalla scelta dei numeri e degli artisti.
Hai sempre svolto quest’attività?
No, prima lavoravo in pista, facevo l’equilibrista.
Ti manca il lavoro al centro della pista?
Penso che ci sia un’età in cui hai l’energia per dare il meglio sotto i riflettori, poi arriva un momento in cui l’energia la trovi nella soddisfazione di vedere uno spettacolo ben confezionato e che funziona.
Quali sono le problematiche che si presentano più spesso quando si arriva in una piazza?
Di solito proprio il reperire l’area in cui posizionarci. Capita spesso che noi arriviamo e, nonostante conferme e accordi, non abbiamo i permessi per fermarci.
Oppure anche la pubblicità: succede quasi sempre che non diano il permesso per mettere le locandine, o fare promozione in qualsiasi modo. Insomma, le solite difficoltà a farsi accettare, perché il più delle volte siamo considerati come gli zingari e non come persone che stanno facendo il proprio lavoro.
E con gli animalisti vi capita di avere problemi?
Si, su tutte le piazze! L’ultima che ci è capitata è stata l’accusa di tenere gli elefanti in catene. Peccato che noi non abbiamo elefanti! Oppure un’altra volta è capitato che ci accusassero di tenere gli animali in pessime condizioni perché le gabbie erano troppo ravvicinate le une alle altre. In quel caso tutti noi eravamo costretti in uno spazio piccolo, le nostre roulotte erano ammassate…non c’era spazio sufficiente né per noi né per gli animali. Se evitassero di metterci in spazi simili alle discariche e ci
riservassero spazi più idonei questi problemi non ci sarebbero.
Se potessi parlare con gli animalisti cosa ti piacerebbe dire loro?
Farei loro l’invito di venire a stare con noi per verificare di persona le condizioni. Di alzarsi al mattino presto per svolgere normali mansioni come pulire le gabbie, nutrirli… insomma, prendersene cura. Se in questo modo poi dovessero effettivamente scoprire casi in cui un animale viene maltrattato farebbero bene ad agire di conseguenza.
Vi fermate mai o siete sempre in viaggio?
Abbiamo delle basi fisse in centro Italia ma non ci andiamo quasi mai. La stagione varia a seconda dei periodi: può essere da ottobre a marzo, o da marzo a ottobre o, ancora, da marzo a marzo.
Il Circo viaggia in tutta Italia?
Si, da nord a sud.
Avverti delle differenze di pubblico tra nord e sud?
Si, il pubblico del sud è forse un poco più caloroso. Non hanno perso la voglia di andare al circo e quando lo seguono lo fanno con più passione.
Stefania Ciocca