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Domenica è la giornata nazionale del “naso rosso”

Domenica 20 maggio, 3000 volontari clown di corsia riempiranno 47 città d’Italia (48 con San Marino) di colori, sorrisi, spettacoli e magia a sostegno della clownterapia. Verranno distribuiti migliaia di nasi rossi.
A Roma saremo in piazza Farnese dalle 10 alle 19 con stands e spettacoli.
La nostra storia ha inizio quando Maria Luisa Mirabella (Clown Aureola) e il marito, Sergio Pinarello (Clown Spillo) fondano, nel 1997, la prima associazione “ViviamoInPositivo” (VIP) a Torino.
Dal 2000 iniziano i primi servizi negli ospedali, e i volontari formati a Torino e provenienti da tutta Italia fondano le prime associazioni locali.
L’iniziativa si allarga presto in tutto il Paese e nel 2003, dall’unione delle prime dieci associazioni VIP, nasce la Federazione VIP (Viviamo In Positivo) Italia Onlus.
Oggi sono 48 le associazioni VIP federate, e più di 140 gli ospedali e le strutture sociosanitarie visitate con costanza dai circa 3000 volontari CLOWN VIP.
L’obiettivo principale del servizio in negli ospedali e nelle strutture sociosanitarie è quello di sostenere dal punto vista psicologico le persone che vivono un disagio, usando gli strumenti della clownterapia, che prevede l’utilizzo di tecniche teatrali e circensi per indurre i benefici effetti del buonumore nelle persone in difficoltà.
L’attività di Vip Italia Onlus si sviluppa anche oltre i confini nazionali: attraverso il progetto «VCM “Volontari Clown in Missione”», la Federazione è infatti promotrice di iniziative sociali e umanitari nei Paesi in via di Sviluppo.

La clownterapia
Gli effetti della risata sono tutti positivi, sia da un punto di vista biologico (è un esercizio muscolare e respiratorio, che agevola il processo di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori, può aumentare le difese immunitarie e il livello di ossigeno nel sangue), sia da quello psicologico (grazie alle sue proprietà antidepressive, la risata rappresenta un primo passo verso una condizione di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere).
Assecondando le proprietà benefiche della risata, sono ormai molti i sostenitori dell’utilizzo delle tecniche clown nelle corsie degli ospedali, per aiutare moralmente – ma, come detto, anche dal punto di vista fisiologico – i degenti, con particolare attenzione ai bambini.
I primi “dottori‐clown” apparvero negli anni Ottanta a New York. Michael Christensen, clown professionista, impiegato all’epoca al Big Apple Circus, insieme a Paul Binder, fondò nel 1986 la “Clown Care Unit”, per portare il sorriso e la fantasia negli ospedali pediatrici. Su questo modello “Le Rire Medecin” in Francia e la Fondazione Theodora in Svizzera hanno dato il via a programmi analoghi nel 1991 e nel 1993.
La comicoterapia ha raggiunto un altissimo grado di popolarità anche grazie al film «Patch Adams», interpretato nel 1998 da Robin Williams: la storia vera di Hunter Patch Adams, un compassionevole studente di medicina che rischia la sua carriera sfidando la classe medica con la sua decisa convinzione che ridere sia “contagioso”. Oggi Patch Adams è il testimone delle potenzialità della clownterapia, ha fondato e dirige il Gesundheit Institute, una comunità medica olistica (propugnatrice cioè di una medicina propensa a tener conto di tutti gli aspetti dell’essere umano, quindi anche quelli psicologici ed emotivi).

I volontari‐clown
Sollecitare la ricchezza interiore di ciascuno, per quanto la malattia e la povertà possano mortificarla: questa la “missione” di Vip Italia Onlus. Partendo da un approccio che riconosca bellezza e gioia della vita, i volontari‐clown portano il sorriso e la fantasia negli ospedali, nelle case di riposo, nei centri per portatori di handicap.
È il medesimo approccio utilizzato per i progetti rivolti ai paesi in via di sviluppo: l’ingenuità, la semplicità, la gioia contagiosa del clown possono attirare i giovani di strada e convincerli che vale la pena di vivere e di lottare per vincere tossicodipendenze, sofferenze e angosce esistenziali. Tanto per le attività in corsia, quanto per le missioni nei paesi in via di sviluppo, tutti i volontari ricevono una formazione che spazia dall’ambito igienico‐sanitario, fino a quello psicologico, oltre naturalmente a una specifica formazione per quanto riguarda le tecniche clown, di micromagia e giocoleria, comunicazione verbale e non verbale, favolistica, etc.
I volontari che hanno terminato il corso di formazione, svolgono in seguito un periodo di tirocinio durante il quale il tirocinante viene accompagnato in corsia da volontari già “formati”, per imparare a mettere in pratica le tecniche apprese durante la formazione in aula.

Clown in corsia e non solo
Oggi sono 3000 i volontari clown di VIP Italia Onlus che prestano settimanalmente servizio negli ospedali italiani ‐ sia nei reparti infantili, sia in quelli per adulti, nelle case di riposo e nei centri per portatori di handicap.
I volontari clown VIP si riconoscono perché indossano camici coloratissimi, con le maniche a righe bianco/gialle e bianco/verdi e il colletto rosso.
Insieme all’inseparabile naso rosso, i volontari clown VIP portano spensieratezza nei reparti ospedalieri, irrompendo con dolcezza nelle stanze, giocando con lo stupore e la meraviglia dei pazienti e coinvolgendo i parenti e il personale ospedaliero. In questo modo anche una stanza d’ospedale appare più colorata e allegra, e l’atmosfera più serena e rilassata contribuisce al recupero del benessere dei pazienti stessi.
L’attività di Vip Italia non si limita alle strutture socio‐sanitarie: anche nelle scuole e nelle piazze italiane si possono incontrare i volontari clown VIP e non solo in Italia, ma anche in Missioni in Paesi in Via di Sviluppo. Il linguaggio universale del clown e l’istintiva allegria che esso genera, sono il veicolo più adatto a entrare in contatto con studenti e ragazzi per sensibilizzarli sui temi della solidarietà e del volontariato e per andare oltre le barriere linguistiche.
Romanotizie

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