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Il presidente Buccioni durante uno dei suoi interventi alla conferenza del direttori di circo, che si è tenuta ieri presso la sede dell'Agis nazionale. In questa e nelle altre foto (Circo.it) i partecipanti all'incontro
Sono coloro che ogni giorno tengono in mano le redini delle loro imprese e conoscono bene l’aria che tira, le mille problematiche che si presentano dall’alba al tramonto e le esigenze interne ed esterne al tendone. Sono i direttori dei circhi che fanno capo all’unica associazione di categoria del settore operante in Italia, l’Ente Nazionale Circhi. Gloriosa, va detto senza enfasi, per la storia che la contraddistingue e per le conquiste che ha ottenuto in oltre mezzo secolo di attività. Ieri si sono dati appuntamento nella sede nazionale dell’Agis per un proficuo confronto di mezza estate – iniziato alle ore 11 e conclusosi intorno alle 16 – rispondendo in gran numero all’invito del presidente Antonio Buccioni.
Nonostante l’afa e le quotidiane problematiche legate alla gestione delle imprese circensi in un Paese occluso da complicazioni burocratiche sempre meno sostenibili, una trentina di direttori di circhi di ogni categoria e provenienti da ogni parte d’Italia, hanno prima ascoltato la relazione del presidente e poi sono intervenuti con opinioni, proposte e rilievi in un dibattito vivace ed informale come non si era mai visto.
Mancavano alcuni personaggi importanti del calibro di Enis Togni (Circo Americano) e Walter Nones (Moira Orfei), assenti giustificati. Davio Casartelli (Medrano) era presente nonostante le non buone condizioni di salute della madre a cui sono andati gli auspici di buona guarigione da parte di tutti i presenti. Ma c’erano anche, graditissime presenze, imprenditori circensi di complessi attualmente operativi all’estero che, pur di non mancare, hanno affrontato viaggi lunghi e impegnativi. Livio Togni arrivava direttamente dalla Costa d’Avorio, dove è in tour con il suo Circo Italiano Togni. Roberto Bellucci da Alessandria d’Egitto, dove il complesso da lui diretto opera oramai da alcuni mesi. Corty Zoppis proveniva dalla Slovacchia, mentre Mario Medini dalla Romania dove il Circo Acquatico creato dalla figlia Sandy sta avendo buon esito dopo i trionfi del Festival di Bucarest.
Presenza massiccia e qualificata, dunque, e la riunione ha registrato anche l’ingresso di quattro nuovi soci freschi di iscrizione o di reintegro: Amadeo Orfei, Antonio Formisano, Aldo Martini e Mario Medini. Anche questo un convincente segnale del clima di fiducia verso il nuovo corso dell’Enc, che aleggia nella categoria e che sta portando anche ad un incoraggiante all’ampliamento della base sociale.
Il presidente Antonio Buccioni ha iniziato aprendo simbolicamente le porte di una “casa di vetro”, ovvero quelle di un’associazione di categoria aperta a tutti e del tutto trasparente. A seguire ha precisato che secondo precisi segnali provenienti da tutto il mondo, nonostante la grave crisi economica internazionale, il circo non è un fenomeno in recessione, ma anzi con un grande potenziale di futuro, proprio per le sue caratteristiche di spettacolo tipicamente popolare e non rivolto ad una élite economica, sociale o culturale.
Buccioni ha anche comunicato ai presenti l’intensa attività di relazioni istituzionali e politiche intessuta a vari livelli, che ha portato fra l’altro a relazionarsi in maniera fattiva e cordiale con il senatore Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche della famiglia (che ha concesso al nostro sito una importante intervista pubblicata in due parti: la prima e la seconda), nell’ultimo governo Berlusconi, che ha fondato un movimento d’opinione che ruota attorno al titolo del convegno promosso a Roma e di un volume edito da Koiné: “Viene prima l’uomo o la gallina?”. Sostiene la centralità dei diritti dell’uomo, contro le storture dell’animalismo integralista e dimostra con numeri e argomentazioni di esperti, che quell’animalismo rappresenta il nemico di milioni di italiani che si vestono e si nutrono con prodotti di origine animale, che ricavano il loro reddito da attività fondate sull’allevamento, che seguono gli spettacoli che impiegano gli animali, nel pieno rispetto del loro benessere, com’è il caso del circo. Organizzazioni animaliste, ha rimarcato Buccioni, che peraltro – pur in mancanza di dati ufficiali tenuti in ogni modo nascosti – sembrano essere sostenuti da grandi apporti di denaro pubblico.
A questo proposito, il presidente Buccioni è entrato con chiarezza nella questione della recente delibera della commissione ministeriale per l’assegnazione dei contributi, partendo da un dato di fatto abbastanza triste, per quanto noto: la constatazione che la percentuale del FUS destinata ai circhi e allo spettacolo viaggiante è minima rispetto alla globalità dello stanziamento: i circhi nel loro insieme non ottengono più di 2 milioni di euro.
All’interno di questa desolante situazione, ha indicato un aspetto negativo emerso di recente nella modalità di delibera dei contributi per la quale il potere della commissione consultiva è aumentato in maniera forse eccessiva. Prima, infatti, l’attribuzione del contributo dipendeva da criteri meramente aritmetici legati soprattutto ad un sostegno della forza lavoro. Mentre negli ultimi due anni si è in pratica attivato un parere qualitativo che permette ai componenti della commissione di determinare per la gran parte la cifra del contributo. La posizione dell’associazione è quella di segnalare l’ingiustizia di fondo del metodo.
Il presidente ha poi passato la parola a colui che – ha detto – svolge di le funzioni di segretario generale dell’Enc, Claudio Monti, che ha riepilogato lo stato dell’arte riguardo al tema della lotta giornaliera con le amministrazioni comunali piccole e grandi rispetto alle aree dove installare il circo. Si tratta di una battaglia quotidiana condotta con fermezza e tempestività che sta dando non poche soddisfazioni nell’ottenimento di sacrosanti diritti riconosciuti dalla legge 337/68.
Per facilitare il rapporto con le amministrazioni comunali, ed essere sempre più incisivi, a supporto di questa azione sindacale il sito internet dell’Enc, www.circo.it, è stato dotato di una nuova sezione dal titolo “Comuni e Circhi”. In essa si possono leggere e scaricare le normative di legge che riguardano l’attività dei circhi, le sentenze dei T.A.R. (compresa l’ultima in ordine di tempo pronunciata dal Tribunale Amministrativo dell’Emilia Romagna, tutte favorevoli ai circhi e che hanno ottenuto l’annullamento dei divieti agli spettacoli con animali), le circolari del ministero dell’Interno, tutte magistralmente chiare ed univoche nel chiedere alle Amministrazioni periferiche dello Stato e agli Enti locali il rispetto rigoroso della legge 337, a partire dall’obbligo per i Comuni di mettere a disposizione dei circhi aree adeguate e relativi regolamenti.
Altro tema toccato, quello dell’accordo raggiunto con l’Enel, che ha ricevuto un monito persino da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica, e che, pur non potendo tornare alle modalità forfettarie di un tempo, dovrebbe da qui a qualche tempo portare a migliorare ulteriormente il tariffario applicato ai circhi.
Commenti positivi all’operato sin qui svolto sono arrivati da molte parti. Per esempio da Livio Togni (già Senatore della Repubblica) che ha avuto parole di apprezzamento e stimolo a continuare in questa direzione.
Ma non sono mancati interventi rivolti in maniera determinata alla richiesta di un impegno ancora maggiore come quelli di Roberto Bellucci o Gaetano Montico.
Il dibattito si è ulteriormente animato quando si è toccato il tema dei nomi Orfei che pullulano nel panorama nazionale. Alla presenza di Paride Orfei, figlio del celebre Nando, il presidente Buccioni ha insistito sulla necessità di individuare quei complessi che portano a ragione il celebre marchio. Fra questi in primissima fila senz’altro Moira, ma anche Amedeo e Romina.
È stato anche illustrato l’impegno massimo e la radicale trasformazione degli organi di comunicazione dell’Enc, la rivista Circo ed il sito www.circo.it, impegno che segue le indicazioni arrivare dalla base e cioè il desiderio e la necessità di occuparsi principalmente delle istanze centrali per la vita associativa e di rimettere al cuore del proprio lavoro gli artisti, le famiglie, i complessi e gli eventi italiani o che accadono su territorio nazionale.
Particolare attenzione è stata data all’importante appuntamento in Vaticano di sabato 1 dicembre, giorno in cui il Santo Padre riceverà nella prestigiosa Sala Nervi una assai nutrita delegazione di uomini e donne dello spettacolo popolare. Ottomila fra rappresentati di circo, luna park, burattinai, artisti di strada, bande marcianti, etc. e che vedrà anche l’esibizione davanti a Benedetto XVI degli allievi dell’Accademia del Circo di Verona. Si tratta di un’opportunità unica, storica – ha sottolineato Buccioni – sia per il grande patrimonio di contenuti e affetto che la Chiesa riverserà sul mondo del circo, come ha sempre fatto nel corso del suo magistero, e sia per l’occasione di enorme visibilità in un contesto festoso ma anche sociale. E sono queste le ragioni per le quali il presidente Enc ha particolarmente insistito per chiedere una partecipazione “di massa” del mondo del circo.
Insomma, non un’assemblea imbevuta di autocompiacimento, ma un momento di lavoro e di confronto, una esortazione e un incoraggiamento a continuare il proprio lavoro nel migliore dei modi e anzi a migliorare la cura dello spettatore, l’attenzione per lo spettacolo, il rapporto con le istituzioni, e mettendo al primo posto il rispetto fra i soci e la serietà nelle relazioni all’interno dell’associazione di categoria. Sempre con la convinzione di svolgere un mestiere che ha una profonda funzione sociale e rivendicando, con orgoglio, diritti inviolabili nell’esercizio di un’antica e nobile arte.
Alessandro Serena