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Decreto del Tar: si ai circhi con animali a Brindisi

Il sindaco di Brindisi

Il sindaco di Brindisi

Dopo Alessandria si squaglia al sole un’altra roccaforte animalista, quella di Brindisi. E’ di oggi il decreto cautelare del Tar di Lecce che accoglie il ricorso del circo Darix presenta Orfei di Darix Martini (difeso dall’avvocato Cerceo), coadiuvato dall’Ente Nazionale Circhi. Il merito del ricorso sarà discusso a settembre, ma il Tribunale Amministrativo Regionale ha già frantumato il divieto all’uso degli animali. La nota del dirigente, dice in sintesi il Tar, impropriamente richiama l’ordinanza sindacale n. 27 del 25/10/2012, in quanto “riferibile a diversa fattispecie”. “La nota dirigenziale determina una situazione caratterizzata da estrema gravità ed urgenza tale da giustificare la concessione dell’invocata misura cautelare provvisoria”. Accolta quindi l’istanza del circo che adesso potrà lavorare, ovviamente con gli animali, nella città di Brindisi.
Da segnalare che il sindaco di questa città non aveva tenuto in considerazione nemmeno una netta presa di posizione del prefetto di Brindisi, chiamato in causa dall’Ente Nazionale Circhi. Riferendosi alla ordinanza del sindaco, il prefetto ha scritto una lettera al primo cittadino, Cosimo Consales, nella quale ha puntualizzato che “pur condividendo la ratio e la finalità del provvedimento, non può non rilevarsi che lo stesso, in sostanza, intende impedire l’impiego di animali in modi non conformi a condizioni di vita e di igiene, così come tutelati dalle norme di riferimento”. L’ordinanza infatti vieta di svolgere attività che comportino l’impiego di animali, qualora detto impiego implichi “maltrattamenti” o ulteriori attività “contrarie alla loro dignità e al loro rispetto”. Ma, ha aggiunto il prefetto, “laddove l’impiego di animali avvenga nelle forme e con le modalità previste dall’art. 16 del DPR 21.4.1994 n. 234, recante il Regolamento per l’esercizio dello spettacolo viaggiante, lo stesso sia da ritenersi legittimo e conforme non solo alle previsioni normative di rango superiore quanto anche a quelle di cui all’ordinanza adottata nella materia dalla S.V., peraltro in stretta sintonia con le prime”.
Adesso il sindaco dovrà farsene una ragione e “piegarsi” al decreto del Tar. La legge va rispettata ovunque, anche a Brindisi.

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