Da anni definito dalla stampa “il più grande clown del mondo”, David Larible (a Villa Grock in una foto di Andrea Samaritani) è forse l’unico comico vivente in grado di esibirsi, sia per il pubblico intimo dei teatri sia davanti a platee, come quella del Madison Square Garden, dove è visto da oltre 120 000 persone. Ha lavorato per otto anni da solista come star del Ringling bros. and Barnum & Bailey Circus, il più grande spettacolo circense del mondo.
Nato nel 1957 in una famiglia di tradizione circense, David cresce sulla pista ed acquisisce un bagaglio di esperienze innumerevoli: inizia come trapezista, poi pattinatore, giocoliere, in seguito ballerino e acrobata a cavallo, dimostrando una poliedricità ed un senso dello spettacolo unici ed inimitabili. Si esibisce già da ragazzo con la propria famiglia nei più famosi circhi italiani ed europei, fra cui Orfei e Circo Nock, e diventa ospite fisso della trasmissione tedesca Sterne in der Manege. Nel celebre circo tedesco Krone, dove è ingaggiata la famiglia, gli è offerta la possibilità di intrattenere il pubblico all’ingresso, prima dello spettacolo; lì ha modo di osservare da vicino Charlie Rivel e Oleg Popov.
Negli stessi anni mette a punto il proprio personaggio, un augusto classico, con un vestito grigio semplice, in conflitto con l’allegria che esprime, un cappello alla Jackie Coogan de Il Monello, un trucco leggero e il classico naso rosso. Si concentra prevalentemente su riprese corte e originali, da effettuarsi fra un numero e l’altro dello spettacolo.
Nel 1988 viene chiamato all’ultimo momento al festival di Montecarlo per esibirsi durante la preparazione della pista dove, a sorpresa, vince il Clown d’Argento. Ripete questa esperienza solo due anni dopo, ma fuori concorso. In Sudamerica comincia a confrontarsi con le grandi arene, contenenti fino ad ottomila persone, e proprio lì viene notato da Kenneth Feld che subito lo ingaggia come star della pista centrale al Ringling Bros. and Barnum & Bailey: è la prima volta nella storia di un clown. Qui, le dimensioni ed il grande pubblico gli impongono un rinnovamento delle sue entrate clownesche. Il suo spettacolo, caratterizzato da riprese condensate in poco tempo e sempre originali, acquista ancora in fantasia ed immaginazione, soprattutto sull’interazione con il pubblico; quest’ ultimo nelle sue mani, diventa vero e proprio attore caratterizzando così uno spettacolo sempre diverso e capace di divertire ogni volta come se fosse la prima.
Nel 1996 David porta sul palcoscenico il suo “one man show” dal titolo Scusi vuol partecipare? che concentra in modo armonico e fluido i suoi numeri più divertenti e poetici, diventando una tappa obbligata per l’evoluzione del suo personaggio. Nel 1999 ritorna a Montecarlo dove questa volta conquista l’Oro, divenendo il terzo clown nella storia del circo a raggiungere questa onorificenza, dopo Charlie Rivel nel 1974 e Oleg Popov nel 1981.
Chiamato “il clown dei clown”, suoi grandi ammiratori sono Francis F. Coppola, Richard Gere, Danny de Vito, Tom Cruise, Steven Spielberg, Leonardo di Caprio, Sandra Bullock. Woody Allen lo ha preteso per un suo Gala e Jerry Lewis ha voluto esibirsi con lui in un numero televisivo.