Un piccolo borgo sulle colline cesenati, Sorrivoli, uno studio d’arte intriso di creatività, un uomo e una passione.
Sono questi i fortunati ingredienti della serie di incontri che dal 2004 si susseguono presso Casa dell’Upupa, lo studio dell’artista ed architetto Ilario Fioravanti. Sviluppati in due cicli annuali (uno primaverile ed uno autunnale) strutturati ciascuno in tre appuntamenti curati da Flaminio e Massimo Balestra, questi ritrovi d’arte hanno dato origine ad interessanti conversazioni, alle quali hanno partecipato personalità del mondo dell’arte e della cultura.
La seconda ed ultima tornata del 2011 è stata progettata attorno al circo, tema da sempre caro al maestro cesenate, formatosi dapprima come architetto e solo in un secondo momento, della propria brillante carriera creativa, dedicatosi al mondo delle arti plastiche e figurative. Un circo fatto di saltimbanchi, ammaestratori e animali, ma soprattutto clown, vera passione di Fioravanti sin dall’adolescenza e dal fortunato incontro con i disegni di Pablo Picasso, dei quali i suoi disegni hanno subito l’influenza. Un tendone popolato da personaggi a cui è stato riservato un posto importante nell’opera dell’artista, da sempre accompagnato mente e cuore ad un tendone. Il ciclo autunnale omaggia quindi l’opera dell’artista e contemporaneamente ricalca il multisfaccettato universo circense, attraverso la proposta di un unico tema, descritto e interpretato da diverse personalità, cercando così di donare ai presenti diversi e inusuali punti d’osservazione.
Con questi obiettivi sono stati chiamati a conversare Alessandro Serena, Ruggero Sintoni e Tinin Mantegazza, uniti contemporaneamente al circo e alla Romagna da legami unici.
L’appuntamento con Alessandro Serena è stato inserito il 12 novembre in apertura, per meglio preparare e formare il pubblico in vista dei successivi incontri. Numerosi ed attenti appassionati sono stati guidati attraverso l’antica storia del circo, dalle origini egiziane alle evoluzioni durante l’impero romano, sino alla nascita, a cavallo fra ‘800 e ‘900, del circo moderno.
Il tutto condito da un sapiente corredo di immagini capaci di illustrare tanto le note ed amate personalità artistiche, quanto insoliti e nuovi spunti come il rapporto fra circo e l’arte, il business e la quotidianità. Notevole competenza quella del pubblico di Casa dell’Upupa, in grado di dialogare sugli artisti contemporanei, a volte meno noti al grande pubblico ma non per questo meno spettacolari. Si è proseguito il 26 novembre con Ruggero Sintoni, creatore insieme a Serena nel 2007 del Circo della Pace per il Comune di Bagnacavallo. Nuova occasione per conversare di questa realtà in divenire a ridosso del nuovo spettacolo che verrà proposto a partire dal 21 dicembre, un’esperienza unica per la regione, quella del circo sociale, capace di rendere uno spettacolo di per sé popolare anche solidale e culturale.
L’ultimo incontro è in programma per sabato 10 dicembre, ore 17: Tinin Mantegazza presenterà il libro “Il giocoliere”, un racconto circense corredato o forse guidato dagli inchiostri di Ilario Fioravanti (edito nella collana “Officine Parallele” della Fondazione Tito Balestra Onlus di Longiano). Un nome quello di Mantegazza da sempre legato con un doppio filo al circo e più in generale al mondo dello spettacolo itinerante, per questa ragione si è scelto di concludere il ciclo di incontri con il suo nome, corredato dallo spettacolo “Rudolf Ende Clown” (Rodolfo Santandrea e Claudio Pignata) alle grotte del Castello di Sorrivoli. Luci e colori dalla scena allo studio e ritorno.
Emanuela Morganti