di Alessandro Serena
Tutte le foto sono di Christophe Roullin
Il Cirque d’Hiver, un bellissimo edificio nel cuore di una grande città, Parigi. E a proposito di cuore, se è vero che l’amore con la A maiuscola, anche quello per il circo, va alimentato continuamente. Non c’è modo migliore di ravvivare il sentimento per le arti classiche della pista che assistere a Spectaculaire, lo spettacolo 2024 – 25 della famiglia Bouglione. Non si può vivere da nessuna altra parte del mondo un’esperienza del genere. Tante eccellenze insieme: un luogo inimitabile, un cast eccezionale e una grande regia di carattere.
Un luogo unico
Il circo stabile inaugurato da Napoleone III, l’11 dicembre 1852, è un vero e proprio gioiello di architettura dell’epoca. Gli interventi di restauro, conservazione e ammodernamento realizzati negli anni sono avvenuti con una certosina attenzione ai particolari e alla volontà di non perdere niente del fascino di una struttura del genere. Parigi nel corso dei secoli e in particolare fra Sette e Novecento ha avuto almeno una dozzina di edifici deputati alle arti circensi, pur se in diverse accezioni. Entrare al Cirque d’Hiver è un po’ come entrare in ciascuno di quelli. Questo edificio magico raccoglie l’eredità degli antichi circhi stabili di tutta Europa e l’atmosfera di un’epoca passata. Velluti, lampadari, stucchi, marmo, un vero e proprio viaggio nel tempo.
Un cast d’eccezione
Molte le stelle nella produzione di quest’anno. Lo spettacolo è aperto dalla giocoleria di David-Pierre Larible, il figlio del grande David Larible sta entrando nel pieno della maturità artistica e mostra una presenza scenica sempre più disinvolta, oltre ad una tecnica notoriamente eccelsa e passaggi precisi con fino a dieci cerchi e sette clave. Stella fra le stelle la funambola Eliza Khachatryan che, pur esibendosi a bassa altezza, rimane la più elegante e dotata ballerina sulle punte che si esibisca su di un cavo teso. Irraggiungibile.
Brillano i numeri della famiglia Bouglione. La danza con Hula Hoop della giovane Victoria, l’adagio alle cinghie aeree con pianoforte a coda di rara poesia di Natalia e Sampion. E soprattutto un Mini-Maxi raro a vedersi, presentato con stile ed eleganza dalla bellissima Regina, che tiene ben viva la tradizione delle discipline equestri in questa prestigiosa pista.
La parte comica è affidata ai Mangeurs de lapins, un trio di clownerie teatrale che torna a rue Amelot due anni dopo la prima apparizione, con un repertorio completamente rinnovato. Per un comico scendere in pista qui al Cirque Napoleon significa sentire la presenza dei grandi, irripetibili, artisti del passato. Eppure, il trio si conferma molto efficace ed apprezzato dal pubblico famigliare.
Il numero che conclude la produzione è quello dei trapezisti, anzi delle trapeziste, della troupe Tabares, tranne il catcher tutta al femminile. Quattro donne in grado di presentare fino al doppio salto mortale in plancia ed un eccelso triplo salto mortale. Un omaggio allo stabilimento dove il 12 novembre 1859 venne in pratica svelata al mondo la nuova disciplina del trapezio volante da Jules Leotard. E del resto è proprio nell’alto di questa cupola che volavano Gina Lollobrigida, Tony Curtis e Burt Lancaster, nel film cult Trapezio di Carol Reed.
Una regia di personalità
La firma di Joseph Bouglione è evidente in uno spettacolo dove ritmo, eleganza, e parte musicale sono le linee guida per due ore di divertimento, poesia ed emozione pura. Odette e Sampion sono al suo fianco, ma lo spettacolo è figlio della sua attenzione ai particolari. Ogni attrazione è cesellata al meglio. Nei tempi, nelle luci, nei costumi, persino nelle entrate e nelle uscite che sfruttano il potenziale dello stabile, dei suoi corridoi, della sua pista idraulica. Una band di dieci elementi più vocalist. Il corpo di ballo Salto Dancers. Eleganza che trasuda persino nell’impeccabile squadra in barriera con i giovanissimi della dinastia francese a servire gli artisti.Insomma, Spectaculaire al Cirque d’Hiver Bouglione è quello che ci vuole per continuare ad avere un cuore traboccante di circo classico.