Di solito nel piazzale Longo, a Vigevano, l’unica cosa che rompe la monotonia di quella che è chiamata “brughiera” è il luna park in occasione della festa patronale del Beato Matteo a ottobre. Ma stavolta è arrivato il circo.
Circo Errani per l’esattezza, quello che ha tenuto a battesimo i due fratelli, Guido e Maycol, che nel 2008 hanno conquistato un clown d’oro al Festival di Monte Carlo grazie alla loro bravura nella specialità dei giochi icariani.
Se si entra al circo Errani con l’aspettativa di trovarsi davanti la classica pista di segatura ci si sbaglia di grosso: qui niente segatura, ma un rivestimento che richiama un normale palcoscenico. Di fatti l’impronta delle spettacolo è decisamente più teatrale, a cominciare dal clown Ubert: semplicemente abbigliato, con bombetta e completo neri, delle Converse di paillettes, e con il naso appena colorato di rosso intrattiene e coinvolge il pubblico con una mimica tutta fatta di fischi, gestualità e acrobazia.
Dopo la tradizionale parata che vede tutti gli artisti impegnati in una coreografia, entra in scena Perla in groppa ad uno splendido cavallo nero con il quale si cimenta in un numero di alta scuola dai ritmi andalusi, come le origini della disciplina.
Segue Shaun con un numero di hula hoop: ne fa roteare contemporaneamente dieci. Come i suoi anni!
E poi, con un bel ritmo sostenuto e un’armoniosa combinazione si susseguono i numeri ai tessuti, l’equilibrismo su scala, i barboncini ammaestrati che stupiscono per la loro agilità, il tappeto elastico tutto di sapore brasiliano.
Dopo l’intervallo, durante il quale viene montata la gabbia di protezione, entra in scena nuovamente Perla, questa volta accompagnata dai suoi cinque giovani leoni: ciascuno di loro dimostra già il suo carattere ma non hanno ancora la scioltezza dei felini già abituati da tempo a stare sotto i riflettori e Perla ha iniziato a lavorare con loro a partire dall’estate scorsa. Ubert fa un’altra entrata in pista, stavolta non in veste di toni ma di verticalista.
L’entrata comica spetta invece al numero di Fagiolino, alle prese con una buffa macchina che dà del filo da torcere al suo guidatore. A seguire di nuovo la troupe dei brasiliani Olimecha Family (gli stessi del tappeto elastico) che si esibiscono con una serie di specialità della giocoleria: clave, cerchi, palline e fuoco. Per finire, così come è iniziato lo spettacolo, un numero equestre che vede protagonista di nuovo Perla, ora insieme al cavallo bianco Chico che cavalca a pelo.
Tutto funziona bene, è ben dosato, fluido e senza eccessi. Elementi che lo rendono un piacevole spettacolo da far conoscere, anche per via di una tradizione da diffondere a fronte di un consumismo, e forse di uno snobismo, che spesso fa dimenticare che esistono ancora cose belle e autentiche da vedere.
Stefania Ciocca (autrice anche delle fotografie)
La prossima tappa del Circo Errani è ad Abbiategrasso.