Nessun divieto ai circhi con animali a Mantova, ma controlli rigorosi, com’è giusto che sia. La giunta comunale ha modificato il regolamento che prevedeva condizioni di “favore” verso i circhi senza animali. E il vicesindaco Giovanni Buvoli ha commentato sulla stampa: “L’attuale regolamento di fronte alle richieste di due circhi, uno con gli animali e l’alto senza, deve dare il permesso a quello senza animali di tenere uno spettacolo a Mantova. La legge nazionale, però, non ammette discriminazioni e, quindi, ospiteremo tutti i circensi. Anche se non siamo d’accordo. Applicheremo alla lettera il regolamento sul loro benessere e, quindi, solleciteremo i controlli da parte di Ats e vigili del fuoco sui circhi. Saremo rigorosi nella tutela degli animali”.
E’ un comportamento corretto quello attuato dal Comune di Mantova e merita di essere spiegato l’iter che ha portato alla decisione.
Lo scorso luglio l’amministrazione comunale ha inviato alle associazioni di categoria la bozza di Regolamento predisposta per recepire il parere consultivo previsto dalla legge 337/68. Un impianto regolamentare ben impostato, che conteneva però un articolo sugli animali: “in presenza di complesso circense con animali… si rinvia alle disposizioni contenute nel vigente Regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali” e un altro articolo di questo tenore: “Nel caso di più domande che riguardino lo stesso periodo, viene data priorità: al circo che non utilizza animali negli spettacoli”.
Il 7 agosto l’Ente Nazionale Circhi faceva pervenire al Comune di Mantova un dettagliato parere, che – fra gli altri aspetti affrontati – contestava, normativa e giurisprudenza alla mano, le limitazioni introdotte verso i circhi con animali e spiegava che, nel caso l’amministrazione comunale non avesse recepito le proposte di modifica ed approvato un regolamento inficiato da norme contra legem, l’Ente Nazionale Circhi si sarebbe visto costretto a tutelare i circhi in ogni opportuna sede, avanzando anche richiesta di risarcimento per i danni subiti dai complessi con animali per la mancata attività.
Lo scorso dicembre l’ufficio competente inviava all’Enc la bozza finale che sarebbe stata sottoposta agli organi comunali per l’approvazione. In essa era stata modificata, come richiesto dall’Enc, la parte relativa agli animali.
Il Comune di Mantova si è comportato correttamente, si diceva. Anzitutto perché, senza sotterfugi, ha consultato l’associazione di categoria (cosa che non sempre avviene in Italia), poi perché ha tenuto nella opportuna considerazione i rilievi (anche in questo caso va detto che ci sono stati comuni che non lo hanno fatto ed è stato necessario ricorrere al Tar, che comunque ha dato esito favorevole per i circhi), dimostrando che un pubblico amministratore degno di tale nome, anche se su certe materie può avere opinioni e sensibilità diverse, alla fine non infrange la legge e non calpesta i diritti di una categoria per affermare un proprio punto di vista.