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Chagall, il circo e la Genesi dell’allegria dolceamara

“La Genesi ha per Chagall qualcosa del circo, con gli animali in scena, l’allegria dei clown e gli acrobati. Un’allegria dolceamara, tragicomica, capace di far ridere e insieme far venire i goccioloni agli occhi. Molto diversa da quella delle barzellette. Non per niente il solo altro artista suo conterraneo con cui Chagall dichiarava di identificarsi totalmente, sin dagli anni Venti, era Charlie Chaplin. Lo considerava probabilmente alla stregua del buffone di Dio presso gli hasidim. “Chaplin cerca di fare nei suoi film quello che io cerco di fare con la mia pittura”, disse nel 1927. Forse solo Michelangelo era stato nelle sue rappresentazioni bibliche della Cappella Sistina ancora più esplicitamente, ostentatamente, quasi provocatoriamente terreno, rappresentando la nudità di Dio che aleggia sulle acque da tergo e fornendo a Dio che infonde vita in Adamo un mantello che racchiude in sé tutto il presente, il passato e il futuro e che ha la forma precisa di una sezione di cervello umano”.
Tratto da: Siegmund Ginzber, introduzione a Il Paradiso a colori. Il libro della Genesi illustrato da Marc Chagall, Donzelli editore (2010).

Dal 22 dicembre 2010 al 27 marzo 2011 al Museo dell’Ara Pacis è allestita la mostra “Chagall. Il mondo sottosopra”.

Marc Chagall

Marc Chagall (ma il suo vero nome era Moishe Segal) nasce a Vitebsk, in Russia, nel 1887. Vede la luce in una famiglia ebraica. E’ a San Pietroburgo che compie i suoi studi d’arte, prima di trasferirsi a Parigi ed entrare a far parte della comunità artistica di Montparnasse.
Le tele a tema circense di Marc Chagall sono molte, a partire dagli inizi del 900. Utilizza gli acrobati anche per dipingere il celebra quadro sulla Rivoluzione russa (dipinto nel 1937), esperienza politica alla quale aderisce nel 1917.

La Rivoluzione russa


Si trasferisce a Parigi e nel 1941 negli Stati Uniti. Rientra in Europa al termine della guerra, dove va ad abitare in Provenza (Saint-Paul de Vence) per non spostarsi più fino alla morte, nel 1985.
I quadri più noti sul circo che Chagall ha lasciato sono: L’acrobata (uno dei primi, 1914), Circo e giocolieri, Giocoliere, Le cirque bleu, Ecuyère au cheval, Le cirque, Le cirque vert, Le cirque, Il grande circo.

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