Il grande successo (per la verità un altro che si inserisce nella sua carriera brillantissima) di Virginia Raffaele al Festival di Sanremo, è stato accompagnato da servizi che hanno svelato qualcosa del suo Dna circense. Poco però. Ecco invece le immagini dei componenti del suo albero genealogico circense. Furono pubblicate dalla rivista Circo nel luglio del 1977 (quando Virginia non era ancora nata, ha solo 35 anni) e nel giugno del 1993.
La storia di questa famiglia la raccontò, seppure in sintesi, Rodolfo Preziotti, che fondò il circo omonimo e del quale ha fatto parte anche la nonna di Virginia, Ornella Preziotti, moglie di Gino Guglielmi. La mamma di Virginia si chiama invece Paola Guglielmi.
Rodolfo Preziotti scrisse una lettera a Circo, che il presidente e direttore della rivista, Egidio Palmiri, pubblicò in una pagina intera. “La mia famiglia discende, da parte materna, da artisti di circo; i miei nonni materni erano Giacomo Jarz ed Elisabetta Colomberotti. Mio padre, Rinaldo Preziotti, benestante, originario di Fermo, si invaghì di mia madre e scappò di casa per raggiungere il circo in cui ella lavorava; molto brava nei suoi “numeri”, trapezio, salti d’altezza, icariani, caucciù, ecc.” E proseguiva: “Nato qualche figlio, mio padre volle comprare un piccolo circo e lo acquistò da Giuseppe Dilello”. La storia prosegue. Rinaldo Preziotti viene richiamato alle armi nella prima guerra mondiale e i fratelli di Rodolfo si dedicano al teatro. “Piano piano mettemmo su dei buoni numeri: mano a mano, equilibri, statue acrobatiche, ecc, tutti numeri ben fatti e bene presentati, addirittura in concorrenza, più volte, con noti artisti dell’epoca: Anastasini, Ausonia, Marcantoni, Trio Olympia e altri. Avemmo molto successo, maggiormente per merito di mia sorella Gilda, la quale pur essendo la più piccola di statura, faceva la porteure tenendo sulle sue spalle tutti i cinque fratelli che componevano la troupe”.
Finita la guerra, ed aumentati i figli, il papà decide di riaprire il circo. Di quella stagione Rodolfo Preziotti ricorda che “per evitare la concorrenza nelle stesse piazze, facemmo società con circhi ben conosciuti: Bellei, Jarz, Bobba, Bellucci, Folloni, Biasini ed altri”. Quindi, con il secondo conflitto mondiale Roberto e Rodolfo Preziotti partono per la guerra, “il circo fu immagazzinato, cavalli e macchine vendute e finita la guerra, nel 1944, trovammo soltanto una piccola parte del circo, che poi vendemmo ad Alfonso Gerardi”.
Il resto dell’avventurosa vicenda umana e artistica dei Preziotti, si scrive a Roma. Sfollato a Tolfa, Rodolfo conosce Lelia Cascianelli, che diventerà sua moglie e li comincia l’attività di Luna Park, che viene ricordata come attività imprenditoriale della famiglia di Virginia Raffaele.
“Nel 1953, durante l’Esposizione dell’Agricoltura, nella bellissima zona dell’Eur – ricordava Rodolfo Preziotti nel suo scritto su Circo – fui l’animatore di un buon Luna Park internazionale, con inglesi, spagnoli, tedeschi e francesi. Finito il periodo dell’Esposizione, rimasi solo con le mie attrazioni, fino al 1959. Nel 60 (olimpiadi) rinforzai il parco con una grande birreria Bavarese, un padiglione di danzatrici hawaiane ed altre novità di attrazione. Nel 1961 ebbi, da parte dell’Ente EUR, la concessione del suolo a lunga scadenza, quindi con altri soci, buttammo le basi di un grande parco a carattere permanente”. Rodolfo, Roberto, Gilda, Ornella. Affondano in questi personaggi, quasi eroici, e avvenimenti, le radici di Virginia Raffaele.