Ogni giorno che il buon Dio manda in terra non mancano le occasioni di sorpresa, riflessione e nemmeno per meditare sulla mania di grandezza di certe figure “pubbliche” che vivono ai giorni nostri ma che sembrano uscite dai libri di storia.
Riferisce la stampa odierna che il sindaco di Caserta avrebbe sentenziato, senza possibilità di appello, che d’ora innanzi i circhi con animali non avranno più diritto di cittadinanza nel comune da lui amministrato. E chi l’ha deciso? Lui, ovviamente. Che si senta un po’ Podestà, oppure uno sceriffo con la stella sul petto e dunque in grado di decidere in totale autonomia, senza sottostare alla Legge? Mah! Siamo nella “terra dei fuochi” e della famosa Reggia e magari il decisionismo venisse messo in pratica sulle materie che scottano! Invece no, il pugno di ferro certi sindaci lo agitano contro i circhi.
Queste le parole attribuite al sindaco Pio Del Gaudio: «Al termine di un sopralluogo svolto oggi con l’assessore Caterino e con i tecnici comunali ho maturato la decisione di impartire disposizioni a tutti i dirigenti competenti affinché l’amministrazione non conceda più autorizzazioni su aree pubbliche ai circhi. Ciò non solo nella considerazione delle sempre più ampie richieste che ci pervengono dagli amici degli animali ma anche per la necessità di impedire danneggiamenti al nostro patrimonio comunale».
Non si sa quale sopralluogo abbia svolto, ma di certo ha maturato la decisione di impartire disposizioni… Notare il tono determinato, risoluto, quasi autoritario.
Ma saprà il sindaco di Caserta che esiste una legge, la n. 337 del 1968, che obbliga i Comuni a mettere a disposizione dei circhi apposite aree comunali? Saprà che esistono anche numerose circolari del ministero dell’Interno che sottolineano lo stesso obbligo? Saprà che una ventina di sentenze di vari Tar, a partire dalla prima del 1994, passata in giudicato, danno ragione a quei circhi che hanno chiamato in giudizio le amministrazioni comunali che hanno introdotto divieti agli spettacoli con animali? E saprà che i giudici che si sono pronunciati hanno sempre ribadito che “è principio costituzionale sulla gerarchia delle fonti, che la norma regolamentare non può mai contraddire una norma statale nella medesima materia”? Cioè che non può un atto amministrativo (ordinanza, regolamento o altro) vietare ciò che lo Stato autorizza? Ma forse a Caserta c’è un sindaco che ritiene di avere competenze da legislatore oltre che piglio decisionista.
Comunque sia, in data odierna il presidente dell’Ente Nazionale Circhi ha inviato al sindaco una lettera nella quale vengono richiamate norme, circolari, sentenze. Speriamo che prima di impartire disposizioni il sindaco trovi il tempo per leggerla.