“L’irrompere di uno ‘straniero’ risveglia il naturale desiderio di vita e bellezza, provocando una trasformazione delle cose e dei gesti consueti”, si legge nella presentazione dello spettacolo a cura del Meeting, quest’anno dedicato al tema La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito. “Un lampo, un tuono, una pioggia di lacrime. Una folata di vento intona melodie e gli abbandonati del mondo ricostruiscono la dolce casa nel mondo. Gli oggetti dimenticati ritornano a parlare. I corpi stanchi si elevano in salti acrobatici. Scale di corpi sulla musica potente. Nell’euforia danzante la gioia di vivere sale. Un esempio di teatro sinfonico, dove le discipline dell’acrobazia si mescolano a quelle del teatro di figura con l’utilizzo di scenografie che, realizzate con materiale “sgangherato” di recupero, si materializzano per magia davanti agli occhi degli spettatori, con una buona dose di comicità surreale e trasognata”.