Un bravo clown lo è stato davvero Carlos Peres. E non è stato necessario attendere la sua dipartita da questo mondo per accorgersene, tanto è vero che sui social in queste ore sono in tantissimi a ricordarlo, in Italia e nel mondo. Perché lui è stato un artista internazionale, che ha calcato le piste di alcuni dei circhi più blasonati. Prendiamo dalla presentazione che ne fece il Festival di Latina un suo breve ma efficace ritratto: “Carlos Alberto Peres, zio dei noti fratelli Adans e Ivan, veste a Latina i panni di Charlie Carletto. Il simpatico clown rappresenta la quinta generazione di pagliacci del Portogallo. Fin dai suoi esordi, e per molti anni, Peres ha incarnato un classico della clownerie circense, il “faccia bianca” e si è esibito in una entrata musicale insieme alla sua famiglia. Nel tempo ha scelto di specializzarsi in una comicità più dinamica ed originale mostrando così di essere capace di accogliere le nuove tendenze di spettacolo e di soddisfare le attese del pubblico. Ne è scaturita la comicità di Charlie Carletto: un clown del XXI secolo che, tuttavia, mantiene viva la memoria della sua tradizione”. Sulla carriera artistica di “Carletto” si potranno scrivere libri. Di certo lui ha già lasciato scritto, nel cuore di chi l’ha conosciuto e ammirato, quello che più conta. E che la morte non cancella.
Ai familiari di Carlos Peres giunga il cordoglio dell’Ente Nazionale Circhi, attraverso il suo presidente Buccioni, e di tutto il circo italiano.