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Barbara Cavedo: “Dalla mia esperienza di medico veterinario nei circhi vi dico che…”

Quella che segue è la lettera che la Dr.ssa Barbara Cavedo, medico veterinario, ha inviato alla sen. Montevecchi in merito al dibattito su circhi e animali. In precedenza abbiamo pubblicato le missive della Dr.ssa Raffaella Cocco, della Dr.ssa Giulia Corsini, del Dr. Maurizio Chiesa, del Dr. Ettore Paladino.

Come Veterinario che segue molti circhi italiani, posso dichiarare che le condizioni di vita degli animali presenti nei nostri circhi negli ultimi vent’anni sono notevolmente migliorate. Da quando sono state pubblicate le “LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI” da parte della Commissione Scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente il 10 Maggio 2000, queste strutture itineranti si sono adeguate, portando un concreto miglioramento nel mantenimento degli animali presenti.
Oggigiorno, ogni struttura circense si avvale della collaborazione di un Veterinario Consulente, che non solo vigila che le linee guida vengano rispettate, ma aiuta a mantenere aggiornata la documentazione dei singoli animali e, cosa fondamentale, istruisce ed aiuta i detentori degli stessi a mantenere un corretto welfare, oltre che esercitare la propria attività di Medico Curante le eventuali problematiche di salute che si possono presentare.
Purtroppo, l’ignoranza di certe Associazioni animaliste ha fatto si che negli anni questa categoria venisse trattata alla stregua di malviventi, denigrandola e soprattutto diffondendo una quantità enorme di false notizie e manipolandone altre per fare apparire i circhi come dei lager! Non considerando che queste sono attività che producono lavoro ai loro dipendenti, pagano le tasse come qualsiasi altra attività economica sul territorio, eppure sono ancora trattate come dei delinquenti. In moltissime occasioni si possono vedere gruppi di animalisti manifestare di fronte all’ingresso dei circhi, offendendo anche molto pesantemente il pubblico che si avvicina per passare un pomeriggio diverso dal solito.
Questi sono solo alcuni dei tanti problemi che queste persone creano nei confronti di questa categoria. Si è più volte assistito alla liberazione di animali da parte di questi personaggi, mettendo a rischio di vita gli animali stessi (vedi giraffa di Imola e tanti altri casi che hanno suscitato meno scalpore mediatico!) e delle persone. Io stessa ho vissuto in prima persona queste esperienze, dovendo curare purtroppo senza successo delle zebre avvelenate da ignoti, o tamponando la testa di un bovino a cui dei ragazzi avevano spezzato un corno, o ancora a soccorrere delle zebre che erano state liberate in mezzo alla strada e conseguentemente investite dalle auto di passaggio. Queste persone, non considerano i danni sia fisici che psicologici che provocano agli animali, che si trovano spaesati, impauriti e spesso condannati a morte (cosa che da sedicenti amanti degli animali ignorano completamente!), al danno affettivo che si viene a creare (la perdita di un compagno di vita è a tutti gli effetti un lutto, sia che si tratti di un cagnolino che vive in appartamento, sia che si tratti di una tigre o una zebra che vive nel circo da quando è nata!) e per ultimi al danno economico e di immagine causati.

Dr.ssa Barbara Cavedo