Giornate di battaglia per difendere il diritto all’esistenza e al lavoro delle imprese circensi nel nostro Paese. L’ultimo caso riguarda il circo Armando Orfei che è arrivato a Puegnago del Garda (al confine con Salò) ed è partita la martellante campagna animalista di denigrazione ai danni dei circo in generale e, contemporaneamente, di pressione verso l’amministrazione comunale affinché non autorizzasse il complesso. L’Enc, informato da Armando Orfei di quanto stava accadendo, ieri ha prima diramato un comunicato stampa alle testate locali (lo si può leggere qui sotto) e poi ha scritto una nota ferma e determinata a prefetto e questore di Brescia e al sindaco del Comune interessato. Anzitutto richiamando la normativa vigente e le sentenze dei Tar, poi mettendo in guardia l’Amministrazione comunale sull’adozione di atti inibitivi all’attività circense, che – in quanto illegittimi – sarebbero stati impugnati in ogni opportuna sede anche a titolo di risarcimento per l’eventuale mancata attività del complesso. Infine, visto il presidio annunciato dagli animalisti per la giornata odierna, l’Enc ha chiesto a prefetto e questore una serie di verifiche e controlli sui manifestanti per tutelare circo e pubblico da eventuali forme di manifestazione violenta del pensiero. Il risultato finale è stato pieno. Alla riunione convocata dal sindaco per questa mattina per discutere dell’attendamento del circo Orfei, alla quale sono stati invitati, fra gli altri, anche gli animalisti, l’amministrazione – di fronte alle proteste animaliste, che ad un certo punto hanno abbandonato la riunione – ha chiarito che il circo Armando Orfei risulta perfettamente in regola con i permessi e le autorizzazioni e la sua attività può regolarmente svolgersi. All’incontro odierno era presente anche una nutrita rappresentanza di Fedea, guidata dal presidente Zaccone. Successo totale.
Comunicato stampa
“L’indegna campagna di denigrazione verso il circo, e di pressione nei confronti dell’Amministrazione comunale, che ha preso avvio in coincidenza con l’arrivo del Circo Armando Orfei nel Comune di Salò, ha indotto l’Ente Nazionale Circhi – associazione di categoria dei circhi italiani – a dare mandato ai propri legali al fine di querelare tutti coloro che diffonderano notizie false, a partire dall’ammontare dei finanziamenti statali ai circhi con animali (come fa il Comitato Montichiari Contro Green Hill sul proprio blog, “sparando” una cifra che non ha alcun riscontro nella realtà) e passando per le infondate accuse di maltrattamento agli animali”. Lo afferma il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni.
Secondo la legislazione vigente i circhi con animali possono esercitare la loro attività su tutto il territorio comunale, compreso quello di Salò. Le amministrazioni comunali hanno l’obbligo di mettere a disposizione aree pubbliche per tali attività, e non possono in nessun modo ostacolarle e, men che meno, vietarle.
Decine di T.A.R. hanno sentenziato che “… la vigente normativa in materia di circhi equestri e spettacoli viaggianti: L. 18/3/1968 n. 337, all’art. 1 riconosce espressamente la funzione sociale dei circhi equestri e ne sostiene il consolidamento e lo sviluppo, stabilendo, inoltre, al successivo art. 9, l’obbligo, per le amministrazioni comunali, di individuare adeguati spazi, nell’ambito dei loro territori, per l’installazione degli impianti per l’esibizione degli spettacoli circensi”. E in tema di animali hanno più volte chiarito che “in nessuna parte della legge o in altre normative vigenti è stabilito alcun divieto d’impiego, in detti spettacoli, di animali appartenenti a diverse specie. Non esiste una norma legislativa che attribuisca il potere di fissare in via preventiva e generalizzata il divieto assoluto di uso delle specie di animali negli spettacoli circensi” (T.A.R. Emilia Romagna, 2014).
“L’Ente Nazionale Circhi controllerà con particolare attenzione l’evolversi della situazione e le azioni poste in essere da chiunque, e chiede anche a Prefetto e Questore territorialmente competenti di vigilare su tutto quanto avverrà nel comune di Salò relativamente alla applicazione delle Leggi in vigore”, conclude il presidente Enc.