Skip to content Skip to footer

A Monte Carlo scalda i motori la Formula 1 del Circo

Dal 19 al 27 gennaio va in scena la quarantunesima edizione del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, la rassegna più importante di tutto il mondo. Dopo le celebrazioni del quarantennale si ritorna alla formula classica della competizione. Già annunciata la scaletta degli artisti in gara, provenienti da 16 Paesi, che si contenderanno il più prestigioso premio di categoria, il celebre Clown d’Oro.

montecarlo-40Torna il Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo. Dopo la memorabile edizione del quarantennale, che ha riunito molti dei più grandi artisti passati dalla rassegna durante gli ultimi anni in uno spettacolo celebrativo e senza gara, nel 2017 viene reintrodotta la competizione, creando ancora più attesa per quello che rimane l’appuntamento più importante per lo spettacolo popolare mondiale. Se nel 2016 l’unico, applauditissimo, Clown d’Oro era stato assegnato a S.A.S. Stephanie, che ha saputo raccogliere l’eredità del padre e l’amore che il sovrano aveva dedicato alla manifestazione del Principato, chi riuscirà nella quarantunesima edizione ad aggiudicarsi il premio considerato l’Oscar del circo?
L’anno scorso l’Italia aveva avuto in pista una parte assai importante con (in ordine alfabetico) Flavio Togni, Fumagalli, Kelly Huesca, Willer Nicolodi, Giuseppe Nones, i Pellegrini, i Rastelli, impegnati in esibizioni congiunte con altri prestigiosi assi delle loro discipline. Mentre nel palco accanto alla famiglia reale erano seduti Davio Casartelli, Liana Orfei, oltre ai compianti Enis Togni e Walter Nones, a testimonianza di un rapporto privilegiato fra il principato e la nostra nazione.
Quest’anno si torna alla gara. Già annunciato il cast, come sempre molto ricco ed interessante: dal 19 al 27 gennaio, infatti, sotto il tendone di Fontvielle sfileranno più di cento artisti provenienti da 16 Paesi.

Stephanie di Monaco col Clown d'Oro nella edizione del quarantennale
Stephanie di Monaco col Clown d’Oro nella edizione del quarantennale
Nutrita partecipazione della Russia, che porterà ben tre gruppi, Skokov (doppia altalena al femminile), Bayramukov (acrobatica al fast track) e Trushin (acrobatica alla bascula), oltre al contorsionista dislocatore Alexandre Batuev, al trio acrobatico dei Bambini di Izhevsk, e ai numeri con animali di Askold e Edgard Zapashny, fra le stelle più brillanti del firmamento intercontinentale. A proposito di questi due artisti, anche direttori del Grande Circo di Stato di Mosca (che tra l’altro porterà a Monte Carlo il suo corpo di ballo), il Festival ha diffuso un comunicato che prende una netta posizione su una delle questioni più dibattute degli ultimi tempi: “Non c’è circo senza animali” titola infatti il testo divulgato, che ricorda come sin dagli esordi della manifestazione il Principe Ranieri abbia voluto rendere evidente il legame positivo che si crea tra gli ammaestratori e i loro animali e si sia curato che venissero sempre rispettate le buone condizioni delle specie esotiche e non anche fuori dalla pista. Il benessere degli animali, insomma, è andato di pari passo con la consapevolezza del rapporto che unisce artisti umani ed artisti ferini.
Quello che il tedesco Erwin Frankello presenterà a Monte Carlo è ad esempio un numero moderno per la gentilezza con cui il trainer si approccia agli elefanti; anche l’esibizione coi leoni marini è caratterizzata da “un potente dialogo” il cui cuore è formato da “complicità, tenerezza e gioco”. Un esempio per tutti, conclude il comunicato.
I fratelli Zapashny saranno al Festival di quest'anno
I fratelli Zapashny saranno al Festival di quest’anno (tutte le immagini sono di proprietà di Monte-Carlo Festival
Torniamo al viaggio intercontinentale che il Festival propone nel 2017. L’Asia sarà rappresentata dall’acrobatica coi lazo, dalle piramidi umane e dall’equilibrismo sulle mani della Troupe Acrobatica di Xinjiang e dal Duo Sky Angels (sostenuto ai tessuti) di origine uzbeka. Tra i numeri americani ne troviamo tre brasiliani (gli Olimpos Brothers col mano a mano, Gustavo Sartori coi tessuti e l'”uomo mosca” Alex Michael), due colombiani (il filo alto e la doppia ruota della morte della Troupe Gerlings) e due canadesi (il quadro aereo Chilly and Fly e il Duo Hand two Stand).
Per l’Europa scenderanno in pista il Duo eMotion (danza al trapezio dalla Francia), il duo alla bascula coreana Sons Company (Svezia), Marek Jama (ammaestratore polacco che al Circo Charles Knie si esibisce con animali esotici e cavalli in libertà), la magia comica dell’austriaco Otto Wessely e l’acrobatica “eccentrica” della Troupe Holmikers (Svizzera); dalla Repubblica Ceca i Wolf Brothers porteranno un sacco di risate grazie al trapezio comico, al “tavolino strisciato” e all’esilarante “parodia degli scozzesi”, mentre Andrè Stykan si esibirà in un numero di equilibrismo. Le riprese comiche dello show sono affidate a Tom & Pepe, mentre per le presentazioni artistiche si farà affidamento come di consueto al dott. Alain Frère, consigliere artistico del Festival sin dalla sua creazione e simbolo della rassegna. L’unico artista africano è Rich Metiku, contorsionista dislocatore etiope, mentre per tifare Italia il pubblico dovrà attendere fino al 6 e 7 febbraio, quando avrà luogo la sesta edizione del New Generation Festival: la competizione dedicata ai più giovani voluta dalla Principessa Stephanie e dalla figlia Pauline prevede infatti vari artisti formati all’Accademia d’Arte Circense di Verona.
Insomma il Festival di Monte Carlo resta un’oasi di prestigio e serenità in un contesto internazionale non certo facile per il Circo dal punto di vista delle attenzioni delle istituzioni. Standing ovation per la famiglia reale di Monaco.

Alessandro Serena