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A Bolzano si discute di circhi e animali

Attilio Bellucci con il gruppo dei cavalli (foto Vito Grittani e Federica Violin)

Ma che vita è quella degli animali nei circhi? Protesta a Bolzano la signora Ester Valzolger, animalista, che storce il naso davanti agli animali esotici presenti nel circo di Attilio ed Emidio Bellucci, che a suo dire farebbero una vita sedentaria (“due spettacoli al giorno quando va bene, poi la notte sono chiusi in gabbia, ma che vita è?”), senza movimento e stimoli. Il Tg3 del Trentino Alto Adige ieri nell’edizione delle 19.30 (minuti 8.32) ha dedicato un servizio all’argomento, facendo parlare l’esponente animalista e Attilio Bellucci, che ha risposto colpo su colpo. Anche gli animali da appartamento convivono con l’uomo al prezzo di qualche limitazione, tori e maiali del trentino non vengono allietavi in salotti con l’aria condizionata e la favola degli animali catturati in natura e costretti a lavorare nei circhi è ormai diventata una barzelletta visto che le specie esotiche presenti nei circhi sono nate in cattività da generazioni.
Ma gli animalisti di Bolzano vorrebbero che la materia dei circhi venisse regolamentata localmente, in modo da poter mettere alla porta i circhi. Così non è, però, perché ad oggi tutti i Comuni che hanno provato ad alzare barriere sono stati costretti a fare marcia indietro dai Tar di tutta Italia, proprio perché l’attività dei circhi è normata da una legge dello Stato e i Comuni non possono imporre divieti, “sarebbe illegale”, sottolinea Attilio Bellucci.

Il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli (foto dal blog Comuni-Italiani.it)

Il consiglio comunale di Bolzano lo scorso 17 maggio ha approvato una mozione che chiede alla giunta di vietare i circhi con animali. Numeri risicati, va detto: 16 si, 7 no e 8 astenuti. Nel dibattito anche voci fuori dal coro, come quella del consigliere Udc Sandro Repetto (“le leggi per tutelare gli animali ci sono, è importante tutelare sia gli animali, sia la tradizione circense. Non è giusto penalizzare e criminalizzare i circhi perché hanno gli animali e piccoli zoo per i bambini. Si chiede dove finisce lo stesso impegno di fronte per esempio ai cagnolini sfruttati dagli accattoni”) e del Pd Andrea Felis che ha giudicato “inutile perdere tanto tempo su questioni poco importanti”, sostenendo fra l’altro che “crudeltà, maltrattamenti, sfruttamento degli animali sono impediti da leggi nazionali che vanno fatte rispettare”.
Sul tema interviene anche il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, che ha scritto una lettera al sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, nella quale mette molti puntini sulle i, a partire dal rispedire al mittente l’accusa gratuita di sfruttamento degli animali, che invece nei circhi possono esibirsi perché tutelati da una normativa molto severa che prevede anche verifiche precise sullo stato di salute e sul benessere degli animali. Verifiche che vengono fatte su ogni piazza nella quale un circo pianta le sue tende, e quando può lavorare significa che i veterinari dell’Asl hanno appurato che gli animali stanno bene e il circo rispetta i parametri di legge. Tutto il resto sono punti di vista. Rispettabilissimi, ovviamente, ma appena valicano il confine dell’offesa, della denigrazione gratuita, ecco che rispettabili lo diventano un po’ meno. Buccioni puntualizza anche il quadro legislativo e le diverse competenze: un Comune non può vietare ciò che lo Stato autorizza e sostiene in base alla legge vigente (la n. 337 del 1968) che riconosce la funzione sociale dei circhi.

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