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Flavio Togni è diventato “monumento” nazionale

Oltre a Giulietta e Romeo e all’Arena da oggi Verona sarà ufficialmente anche la capitale del circo. Questa mattina l’amministrazione provinciale ha consegnato a Flavio Togni un encomio importante. Un modo per riconoscere ciò che ha fatto la star mondiale dell’ammaestramento in dolcezza, che qualche mese fa è tornato a casa dal festival di Monte Carlo con il Clown d’Oro. Lo stesso che stamattina ha portato con sé in Provincia e che un po’ tutti hanno voluto toccare e tenere in mano anche se solo per qualche secondo.
“Verona è una grande città conosciuta in tutto il mondo per tanti motivi: non solo per i suoi monumenti, per i due innamorati più celebri della storia, per il lago e l’ambiente naturale che la circonda, ma anche grazie a persone come Flavio Togni che portano il nome della nostra città in alto nel mondo”. Queste le parole del presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, che ci ha tenuto subito a sottolinearne che non si tratti di un “premio” qualunque. Sì, perché come ha detto Luciano Giarola, segretario generale dell’Ente Nazionale Circhi, “Verona è la capitale italiana del circo: oltre ad essere la città nella quale risiede la famiglia Togni, ha dato i natali ed ospita la prestigiosa Accademia d’Arte Circense fondata e guidata da Egidio Palmiri, ha la sua sede operativa l’Ente Nazionale Circhi e in via Garbini sorge il Centro di documentazione delle arti circensi, un tesoro che custodisce volumi, manifesti, filmati, fotografie e costumi su artisti, famiglie e imprese del circo”.

Ambrosini, Miozzi, Flavio Togni, Martino Fabbro, Luciano Giarola

Il presidente Miozzi (che è anche sindaco di Isola della Scala, che dista pochi chilometri dal capoluogo) l’ha definito “un evento estremamente importante” per Verona, proprio perché consegnando la targa nelle mani di Flavio Togni aveva ben presente il profondo e convinto legame degli scaligeri con il circo.
E’ toccato all’assessore alla cultura e alla identità veneta, Marco Ambrosini (della Lega Nord), sottolineare la caratura dell’artista, che il giovane amministratore non si è accontentato di vedere in azione a Verona ma ha scelto di seguirne il trionfo monegasco. Ambrosini, infatti, ha partecipato all’ultima edizione del festival di Monte Carlo e si è emozionato non poco: “Ho visto cinque numeri di Togni e uno più bello ed emozionante dell’altro”. Soprattutto si è emozionato quando l’illustre concittadino veronese che rende mansueti come gattini ed eccellenti “artisti” le tigri, i cavalli, gli elefanti e i cammelli che porta sotto i riflettori da una vita, ha ricevuto il Clown d’Oro dalle mani dei reali, Stephanie e Alberto di Monaco.

Con l'assessore Ambrosini

Ecco le parole di Marco Ambrosini: “Quella di Flavio Togni è una esperienza unica, incredibile direi per i risultati che ha messo in fila: tre Clown d’Argento, il primo all’età di 16 anni, e il Clown d’Oro”. Ed ecco perché l’assessore ha subito dopo aggiunto: “Ci sia consentito un atto d’orgoglio, perché questo significa per noi avere tra i cittadini veronesi una stella internazionale come Flavio Togni”. Ambrosini a Monte Carlo aveva stretto la mano al circense da Oscar con questa promessa: “La Provincia di Verona ti renderà il meritato onore”. Detto fatto. E’ stato necessario attendere la preparazione della commovente cerimonia e soprattutto che Flavio Togni terminasse gli impegni con l’American Circus, e la parola dell’assessore Ambrosini è stata mantenuta alla grande.
Da parte sua il premiato non ha deluso le aspettative ed ha espresso una vera e propria “devozione” per Verona, ricordando quando nel 1977 la Rai realizzò un servizio sulla famiglia Togni “da Verona”, e poi quando l’Americano fece sfilare i suoi elefanti in piazza Bra, anche in quel caso con un esito che portò Verona molto lontano: “Il filmato di quella bellissima sfilata di elefanti fu visto negli Stati Uniti da milioni di persone”, ha ricordato Flavio, visibilmente soddisfatto ed anche un po’ emozionato per il riconoscimento. E da vero campione, il clown d’oro veronese ci ha tenuto a distribuire un po’ di gloria anche su altri: “Sono orgoglioso che a Verona ci sia anche l’Accademia d’Arte Circense, da dove sono usciti diversi allievi che poi sono saliti sul podio di Monte Carlo”.
Claudio Monti

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