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Una domenica al Circo di Mosca


Ha piovuto tutta la mattina, il primo freddo inizia a farsi sentire e il cielo è di quelli autunnali: grigio e spento ma quando, arrivando sul grande piazzale che lo ospita, sullo sfondo delle nuvole compatte e ancora cariche di pioggia si alzano le cupole a bande gialle e blu del CIRCO DI MOSCA, di colpo qualcosa sembra cambiare.
E infatti, basta inoltrarsi sotto il tendone per ritrovarsi nella calda atmosfera creata dall’anello della pista e dal caldo abbraccio color fuoco dell’anfiteatro di posti a sedere che la circonda.
Tutto è pronto per cominciare ma, nonostante manchino parecchi minuti all’inizio dello spettacolo, c’è chi già accoglie gli spettatori iniziando a intrattenerli con allegria garbata: il Clown Igor, che dialoga solo a gesti e usando un fischietto con sapiente modulazione, attrae subito lo sguardo e la simpatia del pubblico che inizia a prendere posto.
Usando pochi accorgimenti, le palline, le clavette, o addirittura … un contenitore pieno di popcorn, Igor riesce a coinvolgere anche singoli spettatori nelle sue gags divertendo tutti,… anche il o la prescelta! Questo gustoso tormentone proseguirà per tutto l’arco dello spettacolo, quando ci saranno dei cambi di scena e gli abili e silenziosi attrezzisti monteranno, nella pista in penombra, strutture dedicate a esercizi particolari.
Puntuali, allo scoccare delle tre, le luci si abbassano e dal buio, accompagnati dalla musica, ecco già sulla sabbia della pista gli artisti, pronti a dare il meglio di sé, come in effetti avviene già dal primo numero equestre, quello che apre lo spettacolo.
Per due ore filate, sotto il tendone, che all’interno è anch’esso color del fuoco, si susseguono numeri di abilità acrobatica: il gruppo cinese che riesce a fare meraviglie dapprima con dei semplici cappelli di paglia e poi “giocando” con delle pertiche; le tre bravissime acrobate della famiglia Rossi impegnate con i tessuti aerei; la straordinaria abilità trasformistica delle Maschere Orientali e, come chicca finale, lo straordinario dislocatore russo che chiude in bellezza lo spettacolo.
Ma non è tutto!
Tra le dimostrazioni di bravura circense che tanto elettrizzano il pubblico di spettatori di ogni età, c’è anche la presenza di cavalli, elefanti, dromedari, lama, ponies, zebre, coloratissimi pappagalli … e persino un rinoceronte, che si alternano in pista eseguendo i loro esercizi come perfetti acrobati a quattro zampe o alati!
Una divertentissima parentesi è fornita dal quartetto clownesco di strampalati ma abilissimi musicisti impegnati in uno strano e buffo concerto.
E quando sulle note del finale scrosciano gli applausi, l’entusiasmo del battimani generale è davvero sincero e spontaneo: tutti se lo meritano a pieno titolo!
Il clown Igor torna per l’ultima volta in pista per salutare il pubblico che lascia ordinatamente il circo: lo spettacolo è finito e il pomeriggio è volato via.
Fuori il tempo è ancora imbronciato ma ora ognuno torna a casa con una nota di colore e di meraviglia nel cuore: la magia che ogni volta si rinnova nel cerchio di sabbia della pista di un Circo riesce sempre a donare momenti di puro divertimento e di serenità, rallegrando bimbi di ogni età, … anche coloro che, pur avendo i capelli già spruzzati di grigio, sono rimasti tali nel cuore!
Gabriela Lovati

Short URL: https://www.circo.it/?p=3379

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