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Noto ha assegnato il Clown d’Oro

Da sinistra, Daniele Piombi, che ha presentato l'evento, Cecilia Gayle, l'organizzatore del premio, Antonio Sanna, e Tony Binarelli

Nello splendido teatro ‘Tina Di Lorenzo’ di Noto, una meravigliosa bomboniera barocca da circa 350 posti, il premio internazionale ‘Clown d’Oro’ è divenuto maggiorenne. La diciottesima edizione della rassegna ha quindi trovato una nuova dimora, il teatro comunale della cittadina barocca, recentemente dedicato alla famosa attrice discendente dai marchesi di Castelluccio che, nel 1860, ebbero un ruolo economico decisivo nella costruzione dell’opera.
Per il XVIII Clown d’Oro, l’associazione Medusa guidata dal vulcanico Antonio Sanna, ha fatto le cose in grande: sei nazioni partecipanti (Ucraina, Slovenia, Francia, Bielorussia, Svizzera, Italia), ospiti e conduttore di prestigio, giuria bene assortita e composta da grosse personalità, aspetto sociale con i clown portati negli ospedali e nelle case alloggio dei bambini disagiati. A presentare la serata di gala, Daniele Piombi.

Eleonora Vallone insieme a Binarelli e ad una persona del pubblica coinvolta nello spettacolo

Ospiti d’onore la cantante Cecilia Gayle ed il mago Tony Binarelli. In giuria, oltre a questi ultimi due, anche l’attrice Eleonora Vallone, Dzemma Melikdzanian della tv Gomel di Minsk, Svitlana Vakulenko presidente dell’associazione Italia – Ucraina, il giornalista Piero Messana, Yuliya Aniskova della BRSM Giovani Artisti della Bielorussia, Paolo Ierna presidente di Universuum Sicilia, l’Università della Pace della Svizzera.
Ad aggiudicarsi il trofeo, seppur di stretta misura, è stata l’Ucraina con Iulia Domashets, in arte Giulietta: un ciclone di simpatia, coinvolgimento di spettatori, figure acrobatiche, urla e mimica facciale. Alle spalle della ventisettenne, formatasi alla scuola di circo di Kiev ed ora spesso impegnata in Germania, si è piazzata Urana Marchesini (nata in Slovenia con papà italiano e mamma slovena).

La vincitrice del Clown d'Oro, Iulia Domashets

Davvero geniale ed artistica la sua esibizione: una faccina realizzata ribaltandosi le gambe sulla testa ed appiccicandosi degli occhi di carta sulla schiena. A fare la differenza fra le due, la capacità della vincitrice di far ridere a crepapelle di fronte all’aspetto artistico e geniale, ma senza grandi risate, della seconda classificata.
Il terzo posto è stato invece ottenuto dall’esperto Dominique Denis, clown francese che, nel suo lungo curriculum vanta anche alcuni anni al Cirque d’Hiver della famglia Bouglione.

Il clown francese Dominique Denis

Ai piedi del podio i bielorussi Fanny Nose seguiti dal trio Shabadà proveniente dalla Svizzera italiana e composto da Patrizio e Giada Maspoli, padre e figlia, e da Jules Ardizzoni.

Il sindaco di Noto mentre dà lettura dei vincitori

Di certo questo sodalizio a breve perderà la giovane Giada che farà parlare di sé come acrobata. La diciassettenne è già in grado di presentare un numero eccelso ai tessuti già applaudito al teatro stabile di Riga, uno dei più antichi d’Europa.
Il verdetto della giuria è stato annunciato dal sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che ha già annunciato la sua volontà di ospitare anche la diciannovesima edizione del Clown d’Oro, un appuntamento che verrà ulteriormente incrementato e spalmato in tre serate.

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