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Monte Carlo: la Formula 1 del Circo ha un cavallo nel motore

dal nostro inviato Alessandro Serena

La famiglia reale come sempre al gran completo al festival dei festival

La famiglia reale come sempre al gran completo al festival dei festival

PRINCIPATO DI MONACO – Il Circo inizia a cavallo, quante volte è riecheggiata questa frase fra gli storici e gli appassionati. Le discipline equestri sono quelle che hanno stabilito forma e dimensione della pista e che per anni hanno determinato le fortune dei complessi circensi di tutto il mondo. Degli addestratori italiani di cavalli hanno portato di fatto il circo in tutto il mondo: Franconi, Ciniselli, Chiarini.
Su un grande ammaestratore di cavalli sono riposte oggi le speranze degli appassionati italiani. Si tratta di Vinicio Togni Canestrelli in gara al Festival di Monte Carlo con il suo splendido carosello con 30 equini, grandi e piccoli. Le speranze sono quelle che arrivi una statuetta del colore più bello possibile, ma ci sono anche già delle certezze.
Vinicio Togni Canestrelli ha incantato il pubblico di Monte Carlo

Vinicio Togni Canestrelli ha incantato il Festival

Quelle della qualità del circo italiano che ancora una volta porta nel principato un numero da standing ovation.
La classe di Vinicio nel far girare i suoi animali in sincronia perfetta, nel farli roteare a tempo, nel formare cerchi concentrici in movimento con al centro lui, l’uomo, l’addestratore, è un vanto per l’arte circense tricolore a prescindere dai verdetti che arriveranno domenica sera al termine della cena di gala con la famiglia reale alla conclusione del quale verrà letta la classifica dell’evento.
Si tratterà di un lavoro difficile per i prestigiosi giurati, direttori che arrivano dai quattro angoli del mondo perché ancora una volta il livello degli artisti in gara è eccelso.
Ieri sera è sfilata la metà del cast, che sarà completato con lo spettacolo di questa sera ma già si può intuire quali sono i numeri che possono aspirare al podio. Fra i tanti artisti passati sulla pista dello chapiteau di Fontvieille alcuni hanno fatto alzare il pubblico in piedi. Di solito si tratta di un buon indizio per capire chi saranno i vincitori.
festival-circo-montecarlo-2014Si è distinto il duo Desire of flight, l’ennesimo passo a due aereo eseguito da una coppia innamorata nell’alto della cupola, sulla melodia di una canzone francese e con esercizi di prese piede a piede notevoli per la difficoltà ma anche per l’eleganza dell’esecuzione.
Spettacolare la performance di grande illusione dell’olandese Hans Klok, apparizioni e sparizioni di persone e tre ingegnose varianti della leggendaria magia chiamata “la metamorfosi” (che pare sia stata inventata da Houdini), una delle quali eseguita all’interno di una grande vasca di cristallo colma d’acqua.
Molto apprezzata la giovane Anastasia Makeeva alla corda volante, un tango aereo solitario accompagnato a terra dalle convincenti coreografie del corpo di ballo del Circo Bolchoj di Mosca.
Il numero più divertente della serata è stato quello dei cani ammaestrati di Rosi Hochegger, che stasera presenterà anche un numero comico con un cavallo. La figlia del celebre Tony ha un ritmo ed uno stile scanzonato che vanno d’accordissimo con il suo gruppo eterogeneo di cani che visibilmente si divertono ad ogni dinamico passaggio accompagnato dalle musiche eseguite dall’ottima orchestra diretta dagli esperti Reto Parolari e Osvaldo Camahue. Il numero inizia con il presentatore Petit Gougou che al vederla entrare con uno dei suoi cani le dice: “Qui i cani non possono entrare!”. Una battuta verso gli animalisti?
2014-montecarlo-festivalI due equilibristi della Troupe di Suining hanno mostrato una tecnica d’altri tempi con passaggi difficilissimi che non si vedevano dai tempi della Mafi Family o degli Alexis Brothers. Pur senza avere la classe (impareggiabile) di questi ultimi, i due giovani artisti orientali hanno inanellato una serie di esercizi da lasciare a bocca aperta come la “spezzata” di mattoncini su di una mano sola, la discesa e la immediata risalita di una lunga scala, sempre su di una mano sola. Candidati ad un premio importante.
Hanno convinto meno gli icariani al trampolino elastico di Wuhan, con una esibizione che utilizzava una sorta di braccio meccanico con due pedane alle estremità, forse un po’ troppo macchinosa, per quanto originale. I direttori di pista, gli eccelsi Darix Huesca e Enrico Caroli, devono avere sudato freddo quando hanno saputo che avrebbe partecipato un numero del genere.
festival-du-montecarlo-2014Una menzione la merita anche la partecipazione di Angelo Munoz, figura quasi mitica della clownerie portoghese del recente passato. Tornato in pista con la spalla d’eccezione Enrico Caroli. Per gli appassionati del genere la sola visione del monumento Munoz dà i brividi, però la performance, nonostante l’ottima energia di Caroli, pare avere i tempi non più in sintonia con le aspettative del pubblico. È un po’ come se in un programma TV di Fiorello venisse inserito un frammento d’epoca di Vianello. Apprezzamento sicuro, ma comicità sfalsata rispetto ai gusti odierni.
Una sorpresa potrebbe venire anche da Robert Muraine, contorsionista a ritmo di break dance. Un dislocatore 2.0 che porta nella disciplina, già di per sé spettacolare, una ventata di novità e di energia.
Oggi tocca all’altra metà del cast, ma tutti gli appassionati italiani incrociano le dita e sperano che i giurati si ricordino che il circo è cominciato a cavallo.

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