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Livio Togni: la verità sui fatti di La Spezia

Alle dichiarazioni del sindaco di La Spezia, Massimo Federici, ai comportamenti degli animalisti e ai controlli svolti dall’amministrazione comunale di Genova(così approfonditi solo sui circhi o verso chiunque abbia un animale?) risponde Livio Togni con la lettera che pubblichiamo.

Se la cultura fosse una banca l’avrebbero già salvata, ma la cultura rende la mente libera

Livio Togni

Dovrebbe essere orgogliosa la cittadinanza di La Spezia di accogliere il circo storico di interesse nazionale Darix Togni, uno dei più prestigiosi circhi italiani e mondiali. A Genova ha avuto oltre 30mila consensi e nella sua storia ha fatto sognare le generazioni italiane e non solo.
Il problema ANIMALISTA (perché di questo si tratta, un problema) è questo: uno sparuto numero di persone che con la violenza verbale e i social network come arma, cercano di distruggere un lavoro onesto e posti di lavoro, tutto per dare sfogo ad una forse problematica sociale fatta di sensi di colpa e impulsi razzistici, e negli interessi di qualcuno che sfrutta queste malsane pulsioni e i creduloni che non approfondiscono le cose, solo per continuare a fare i propri affari (cercate i bilanci delle ONLUS animaliste). I nostri eletti dovrebbero salvaguardare le vittime e non giustificare i carnefici, ma questo richiederebbe avere del coraggio misto a etica e purtroppo è cosa rara da trovare di questi tempi. Dovrebbero dire a questi bulli quello che si meritano, che con le menzogne ingrassano chi li organizza, e deviano il vero interesse per quelli che vorrebbero proteggere. L’animalismo vive sulla pelle degli animali che stanno male, il circo vive sugli animali che stanno bene.
Detto ciò parliamo dei contenuti. Il circo Darix Togni ha avuto a Genova 4 dico 4 controlli tutti passati con nessuna prescrizione e che però hanno implicato un impiego di mezzi (in una sola volta 7 pattuglie della polizia) e quindi di denaro pubblico considerevole (denaro dei cittadini): noi non ci lamentiamo di questo, anzi ne siamo contenti, ciò garantisce il benessere degli animali e ci protegge da superficiali ed interessate maldicenza sulla nostra onorabilità, ma vi pare giusto che per colpa di 20 persone che hanno la giornata da perdere mandando email e telefonando di continuo in comune, si debbano sperperare così i soldi dei contibuenti? E se le forze dell’ordine quel giorno per un malaugurato caso avessero dovuto intervenire all’improvviso per qualche grave motivo e non fossero arrivati in tempo perchè c’era da andare al circo su segnalazione di non meglio specificati “cittadini indignati”?
Livio Togni

Short URL: https://www.circo.it/?p=29103

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