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L’Enc sul caso Lignano: “Adesso vogliamo le scuse”

E' stata fermata una donna sudamericana per il duplice omicidio dei coniugi di Lignano Sabbiadoro

ANSA – Una donna è stata fermata dai Carabinieri nell’ambito delle indagini sull’omicidio degli anziani coniugi a Lignano. Da quanto si è appreso, la donna fermata sarebbe una giovane sudamericana di 23 anni. Il fermo sarebbe avvenuto fuori regione, poiché la donna avrebbe tentato di far perdere le proprie tracce. Intanto sono in corso interrogatori di altre persone da parte dei carabinieri”. L’avevamo scritto subito che il circo non c’entrava nulla con il duplice omicidio. E ci eravamo chiesti in base a quali indizi gli inquirenti avessero orientato le loro indagini sul tendone del complesso di Emidio ed Attilio Bellucci. I quali, non avendo nulla da nascondere, non si erano sottratti ai prelievi ed avevano offerto la massima collaborazione, ma l’avevano gridato ai quattro venti che anche solo il sospetto era da considerarsi infamante.
Questa mattina le agenzie di stampa e i giornali diffondono la notizia di “una svolta nelle indagini sulla morte dei coniugi Burgato” (Sky.it), barbaramente massacrati il 19 agosto scorso nel garage-lavanderia della loro casa, a Lignano Sabbiadoro, dopo una giornata trascorsa nel loro negozio nella località balneare friulana. I corpi, con la gola tagliata, furono scoperti dal figlio Michele. Quella del circo è diventata una “pista suggestiva”, come scrive Repubblica.it, ma intanto il fango è stato riversato in gran quantità sul mondo del circo e l’attività del complesso della famiglia Bellucci ha subito pesanti conseguenze in termini di incassi.
“Ci attendiamo le scuse da chi ha dato in pasto all’opinione pubblica una informazione che ha provocato danni economici e di immagine anzitutto al circo Bellucci, e poi a tutta la categoria”, dichiara a Circo.it il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, “perché si sa che in questi casi è sufficiente associare il nome al fatto di cronaca nera perché la macchia si diffonda”.
Fu l’Eco di Bergamo a mettere in prima pagina a fine agosto il blitz dei carabinieri di Udine e a comunicare urbi et orbi che per era stato prelevato il Dna al “circo Bellucci-Orfei”. L’Ansa rilanciò e le principali testate e i Tg di prima serata diedero ampio spazio: “Prelievi su tutti i cinquanta artisti. Raccolte anche le impronte digitali” (Corriere.it); “Il giallo di Lignano porta a un circo”, titolava La Stampa.it; “Giallo di Lignano, indagini su un circo” (Il Secolo XIX); “Omicidio Lignano, blitz in un circo prelevato il Dna a cinquanta artisti” (la Repubblica.it) e tanti altri. Fino ad arrivare a siti come 100%animalisti che, sotto alla notizia dell’Ansa, commentavano aberrazioni di questa natura:

I commenti pubblicati sul sito 100% animalisti

“Non mi stupirebbe se c’entrassero loro… alla violenza ci son abituati”, oppure “sta a vedere che dopo quasi due settimane che ve ne siete andati da Lignano, vengono in cerca di voi nel bergamasco senza un preciso motivo…”. E tale Annalisa Mullen è più chiara di tutti: “Una bella smerdata al mondo dei circensi!!” Sì, perché questo sembra ormai l’obiettivo quando si parla di circo sulla stampa: infangare senza remore, quasi fosse tutto permesso.
“Siamo profondamente indignati, oltreché addolorati per quanto è accaduto, per la vera e propria persecuzione attuata nei nostri confronti. La nostra presa di posizione, un comunicato stampa inviato alle principali agenzie, era stata passata sotto silenzio da tutti i giornali. Se qualcuno ha deciso che il circo debba essere eliminato, magari per fare un favore alle lobby animaliste (quelle si blandite ogni giorno sui media!), si sbaglia di grosso”, prosegue il presidente dell’Ente Nazionale Circhi. “Mentre rinnoviamo la solidarietà al circo di Attilio ed Emidio Bellucci, ci auguriamo che questa lezione serva una volta per tutte a far cambiare idea a chi ha del circo e della sua gente una immagine avulsa dalla realtà”, conclude Buccioni. “I circensi si guadagnano da vivere ogni giorno onorabilmente e con fatica, questo deve risultare definitivamente chiaro.”

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