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L’Accademia dei record: ecco l’allieva più piccola

Alessia. Sette anni, è l'ultima arrivata in Accademia, ma guardate cosa sa fare?

Piccola ma con le idee chiare e assai determinata. Si è presentata insieme alla mamma all’Accademia d’Arte Circense e il motivo il presidente Egidio Palmiri l’ha subito capito dalla espressione della giovanissima che si è trovato davanti. Il desiderio di frequentare l’Accademia stampato negli occhi, poche parole ma essenziali: “Vorrei seguire i vostri corsi”, ha esordito. Ma quanti anni hai, ha domandato Palmiri? “Sette”, ha detto lei senza esitare.
Va bene mettersi in pista in tenera età, ma questa è proprio tenerissima, ha pensato fra sé il presidente, che guardando la bambina le aveva attribuito anche qualcosa in meno della sua età, fra i 5 e i 6 anni. Ha cercato di dirle che l’Accademia accoglie allievi che hanno compiuto gli 8 anni, ma lei, Alessia Ngjelo (foto a fianco) che abita a Bussolengo, non è stata molto d’accordo e l’ha fatto capire con una lacrimona che è scesa sulle sue guance. E adesso che si fa? Palmiri, che gli allievi piccoli e grandi sa “maneggiarli” con cura, considerata la lunga frequentazione, ha abbozzato che “dai, non piangere, stai tranquilla, ci pensiamo su, ci sentiremo fra qualche giorno con la mamma …”
E secondo voi Alessia se ne sarà fatta una ragione e avrà deciso di accantonare per un po’ il suo grande desiderio? Neanche per sogno. Qualche giorno dopo rieccola, accompagnata dalla mamma, col tenero visino sorridente e con la soluzione. Senza aspettare che il presidente aprisse bocca, e lei stessa senza proferire parola, si è messa nella posizione che si può vedere nella fotografia, dimostrando che se è vero che c’è la regola e normalmente va rispettata, quella degli 8 anni, ci sono anche eccezioni che la sovvertono e, in fin dei conti, la confermano. “Vedi cosa sa fare? E potrò mai starmene lontana dall’Accademia?” Non ha detto così, Alessia, ma tutto di lei lo lasciava intendere.
Come se si trovasse davanti a una commissione d’esame, Alessia ha improvvisato alcune pose, che aveva provato e riprovato a casa. “Anziché giocare con le amichette, si è sempre allenata”, ha detto la mamma. Com’è andata a finire? Alessia ha già iniziato a frequentare i corsi dell’Accademia, puntuale e piena di entusiasmo non manca un giorno. E ovviamente è felicissima. “E’ la più giovane allieva nella storia dell’Accademia”, commenta Palmiri, “e fa buoni progressi”. Se si considera che ha appena iniziato, dove sarà arrivata fra qualche mese?
Le discipline del circo fanno bene allo spirito, verrebbe da dire, divertono, creano legami di amicizia, aprono la mente, e in fin dei conti consentono di prepararsi in un’arte che da grandi potrebbe diventare una professione, ma fanno anche bene alla salute. Lo assicurano non solo gli istruttori del circo ma adesso anche i pediatri e in particolare il presidente dell’Associazione medica italiana ginnastica aerea, Marina Maciocci. Le acrobazie a terra, l’equilibrismo, la giocoleria e gli esercizi aerei, sottolinea l’esperta, permettono di “ripristinare l’equilibrio e la simmetria postulare”, e i risultati si vedono: “Miglioramenti si notano non solo del trofismo muscolare e della postura, ma anche dell’umore. Bambini timidi, che manifestavano il loro disagio stando a testa bassa, hanno imparato a vincere le contratture muscolari anomale e a percepire e controllare il corpo nello spazio”, ha spiegato al Corriere della Sera la responsabile del “progetto amiga”. Ma c’è pure chi è convinto che i numeri da circo siano utili anche per prevenire e curare la scoliosi.
Accademia d’Arte Circense

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