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“La Regione tuteli i circhi con animali”

Il consigliere regionale del Pdl, Andrea Pollastri

Ristabilire la verità e le specifiche competenze in materia di autorizzazione dei circhi con animali, che deve avvenire nel rispetto di una normativa nazionale, e senza scorciatoie ideologiche perché “il circo è una antichissima forma d’arte popolare” e “gli operatori circensi hanno una grandissima cura dei loro animali, poiché, oltre che fonte di reddito, sono per loro compagni di vita”. E’ il senso della interrogazione presentata dal consigliere regionale del Pdl, il piacentino Andrea Pollastri, al presidente della Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna lo scorso 6 agosto. Chiede, in buona sostanza, più attenzione verso i circhi, compresi quelli – praticamente il 99,9% – che hanno animali esotici al seguito.
Pollastri ricorda che la Regione, con una delibera del 2007, ha recepito le linee guida della Commissione CITES, per quanto attiene la commercializzazione e la detenzione di esemplari delle specie animali e vegetali in via di estinzione, la quale, relativamente alle attività circensi, “raccomanda che in futuro non vengano più detenute le specie in via di estinzione o il cui modello gestionale non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile”.
Lo scorso 27 marzo, poi, l’Assemblea Legislativa ha approvato a maggioranza la risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle nella quale “si esprime il totale disaccordo e l’indisponibilità della Regione Emilia-Romagna all’attendamento nel territorio regionale di circhi e mostre viaggianti con esemplari delle seguenti specie al seguito: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni”.
Sul caso era intervenuto anche il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, con una lettera al governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani.

Andrea Pollastri insieme a Silvio Berlusconi

“La risoluzione prevede altresì che “La Giunta si attivi affinché tutte le competenti istituzioni comunali presenti sul territorio emiliano-romagnolo provvedano a dotarsi di appositi regolamenti che, disciplinando la materia in oggetto, facciano divieto all’attendamento nel territorio regionale di circhi e mostre viaggianti con esemplari delle citate specie al seguito”, scrive il consigliere regionale del Pdl. Che però non ci sta ad allinearsi al coro e non accetta i luoghi comuni animalisti sui maltrattamenti degli animali nei circhi. “Il circo costituisce un’antichissima forma di spettacolo che, sin dai tempi degli antichi romani, pur in forme diverse, è composto da tre elementi di attrazione: l’abilità dell’uomo nel praticare arditi esercizi ginnici, i numeri insoliti compiuti da animali addestrati e la spettacolare presenza di animali esotici”. E aggiunge: “Non risulta che lo stile di vita fatto di continui spostamenti sia mai stato, nella storia, nocivo agli animali e come ha ben descritto, tra l’altro, il cinema, gli operatori circensi hanno una grandissima cura dei loro animali poiché, oltre che fonte di reddito, sono per loro compagni di vita”.
La risoluzione del Movimento 5 Stelle tratta l’argomento in modo ideologico, senza nessuna attinenza con la realtà, ma le conseguenze rischiano di ripercuotersi su un’attività normata e autorizzata dallo Stato: “La nostra Regione ha dichiarato guerra aperta ai circhi aventi animali al seguito ed ha cercato di coinvolgere anche i Comuni, alcuni dei quali, purtroppo, si sono già adeguati”, prosegue Pollastri. Ma quale debba essere il corretto comportamento delle amministrazioni comunali su questa materia, l’ha ribadito senza tentennamenti proprio il Tar dell’Emilia Romagna lo scorso 4 luglio.
Per queste ragioni l’esponente del Pdl ha interrogato la Giunta regionale in modo molto dettagliato: “Invito pertanto la Regione – dice Pollastri – innanzitutto a fare una “operazione verità” chiarendo che non è nelle sue competenza concedere o impedire l’attendamento dei circhi, ma spetta unicamente ai Comuni, ben inteso, nel rispetto delle leggi nazionali. A questi ultimi è bene spiegare che la Risoluzione non ha, per loro, alcuna influenza pratica e che, quindi, non devono sentirsi condizionati dalla visione miope ed ideologica della Regione.”
“Al contrario – conclude – domando quali siano le azioni che si intendano intraprendere per sostenere, in quanto antica forma d’arte e di spettacolo, i circhi aventi sede nella nostra Regione, anche quelli laddove, come da millenaria tradizione, operino animali esotici.”

Interrogazione-andrea-pollastri.

Il comunicato della Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna.

PiacenzaSera.it

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