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La lobby animalista va alla guerra

Il Comune di Torino sembra intenzionato a non vietare i circhi con animali. E’ questo l’orientamento col quale l’amministrazione della Mole Antonelliana si presenta davanti alla potente Consulta delle associazioni animaliste prima di deliberare definitivamente il nuovo Regolamento per il benessere degli animali. L‘Avvocatura comunale che si è espressa sull’argomento, ha “confermato l’esistenza di possibili profili di illegittimità” nell’approvare un atto di divieto agli spettacoli che impiegano animali. Ed è ovvio che sia così, visto che i Tar che si sono pronunciati hanno dato ragione ai circhi e non alle amministrazioni che hanno introdotto dei divieti. Ma tutto questo non basta alla Lav che, come sua tradizione, gioca la carta della pressione sull’opinione pubblica sperando che i pubblici amministratori cedano a tali pressioni.
La Consulta – che può dare solo un parere consultivo – ha stilato una proposta che vieta i circhi con animali, e non vorrebbe indietreggiare nemmeno davanti al parere legale della Avvocatura comunale. Così la Lav ha deciso di “armare” le truppe, inviando mail al Comune e lunedì 15 novembre darà vita anche a banchetti (loro li chiamano presidi) in piazza Palazzo di Città per chiedere che “Torino rifiuti i circhi con animali”. Nel volantino che convoca l’iniziativa, la Lav di Torino usa toni violenti nei confronti di chi non la pensa come loro e in particolare dell’Ente Nazionale Circhi: “Saremo in piazza per sostenere la proposta della Consulta delle associazioni animaliste della Città di Torino che prevede il divieto di uso di animali esotici nei circhi. La modifica, a causa di presunti profili di illeggitimità è stata eliminata dall’Assessorato all’Ambiente. Il nuovo “Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città” potrebbe quindi continuare ad assecondare la tradizione violenta dell’Ente circhi contro animali sfruttati a fini di lucro”.

Anche l’Ente Circhi potrebbe chiamare a raccolta tutti coloro che non la pensano come la Lav, oppure inondare di mail il Municipio. Ma non è questo lo stile che caratterizza l’associazione e la gente del circo, rispettosa delle istituzioni. “Siamo convinti che il sindaco Chiamparino, persona serie e preparata, non si farà influenzare dagli slogan gridati e da alcune decine di persone che hanno tutto il diritto di pensarla in un certo modo, ma non di dettare legge”, dichiara il presidente dell’Enc Egidio Palmiri.

Quello di Torino è solo il primo assaggio della campagna nazionale contro i circhi che la Lav nazionale si prepara a lanciare: il 4 e 5 dicembre cercherà di far firmare nelle piazze italiana una petizione per vietare i circhi con animali. Della serie: gli uomini e le donne del circo muoiano pure di fame, tanto sono solo uomini, che agli animali ci pensa la nostra lobby. Infatti nella stessa occasione la Lav – si legge nei loro strumenti di propaganda – raccoglierà “fondi da destinare alle nostre attività…”. Mors tua vita mea.
Su questa seconda iniziative torneremo a breve con una notizia importante.

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