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I 50 anni della Migrantes: la gratitudine del Circo italiano

Le persone alle quali l’attività della Fondazione Migrantes si rivolge, “sono singoli, famiglie e comunità coinvolte dal fenomeno della mobilità umana, e in modo particolare: gli immigrati stranieri; i migranti interni italiani; i rifugiati, i profughi, gli apolidi e i richiedenti asilo; gli emigrati italiani; la gente dello spettacolo viaggiante; i Rom, Sinti e nomadi”, come spiega lo statuto.

Era il 1987 quando Consiglio Episcopale Permanente della Cei deliberò la costituzione della “Fondazione Migrantes”, eretta con decreto del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Ugo Poletti, del 16 ottobre 1987. Ma se si considera il “precursore” della Fondazione, cioè l’UCEI (Ufficio Centrale Emigrazione Italiana), da 30 gli anni di operatività a favore dei migranti salgono a 50.

In questi anni la Migrantes è stata anche a fianco del mondo del circo e della sua gente con passione e coraggio, spesso schierandosi anche in difesa delle sue tradizioni più autentiche, come quella degli animali che da generazioni convivono con gli artisti sotto ai tendoni itineranti. Ma come non ricordare anche i diversi messaggi di affetto indirizzati al circo dalla Migrantes in occasione della Giornata mondiale del Circo.
Una delle esperienze più belle e significative del rapporto fra il nostro settore e la Migrantes, è sicuramente legato ai due eventi che hanno visto l’organismo della Cei in prima fila nella ideazione, organizzazione e gestione: il Pellegrinaggio della gente del circo e dello spettacolo viaggiante da Benedetto XVI nel 2012 e il Giubileo dello spettacolo viaggiante e popolare con l’incontro con Papa Francesco nel 2016. Due momenti indimenticabili. Per queste ragioni, l’Ente Nazionale Circhi e il mondo del circo italiano nel suo insieme, si uniscono con gioia e riconoscenza alle celebrazioni, che hanno il merito di focalizzare e valorizzare la lunga e preziosa attività della Migrantes, ed esprimono gratitudine per l’amorevole accompagnamento ricevuto.

In occasione di questo importante anniversario, domani 11 maggio, presso la sede della Fondazione Migrantes a Roma, si tiene la presentazione dell’opera, in cinque volumi, di Simone Varisco sulla storia della pastorale migratoria UCEI/Migrantes, intitolata “Impronte e scie. 50 anni di Migrantes e migranti”. In essa trovano spazio tutti i settori pastorali tradizionalmente di competenza dell’UCEI/Migrantes, compreso quello dei circensi e della gente dello spettacolo viaggiante.

La giornata di domani vedrà la presenza di Mons. Guerino Di Tora, Presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, del Direttore generale della Fondazione Migrantes, Don Giovanni De Robertis, dell’autore della ricerca, di S.E. Mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e già Direttore generale della Fondazione Migrantes, di Mons. Silvano Ridolfi e di Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI che si soffermerà sull’attenzione della Chiesa in Italia alla mobilità oggi. Parteciperà anche il presidente Enc Antonio Buccioni, che fa parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Migrantes.

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