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Giraffe e cavalli in fuga… anche se il circo non ne ha

La foto pubblicata da L'Eco di Bergamo

La foto pubblicata da L’Eco di Bergamo

“Ignoti aprono le gabbie, giraffe e cavalli lasciano il circo”. Questa è un po’ come la storia dell’asino che vola. Il circo Kino di Guido Caveagna ha fatto le spese di un blitz animalista nella notte di sabato in Val Seriana ed ha subito segnalato la cosa ai carabinieri. Ma il giorno dopo è finito nel bel mezzo della fattoria della informazione. “Aperte gabbie di circo, giraffe a spasso”, ha titolato il Corriere.it citando una notizia Ansa. E infatti con tanfo di foto di una giraffa, l’Ansa assicura: “Aperte gabbie di circo, giraffe a spasso“. Addirittura dalla Svizzera c’è chi ha scritto che fra gli animali fatti fuggire ci sarebbero state anche le giraffe: “Italia: aperte gabbie circo, due giraffe a spasso nel bergamasco.
“Ignoti aprono le gabbie, giraffe e cavalli lasciano il circo”, si legge su Il Giorno. Milano Today: “Due giraffe a spasso per il paese a Gandino“. La Repubblica: “Bergamo, blitz degli animalisti: due giraffe in fuga da un circo“. Il Corriere torna anche oggi sulla notizia: “Gandino, blitz alle gabbie del circo «Kino» Cammelli e zebre in libertà a spasso per il paese“, ma parla delle giraffe in modo dubitativo (“secondo una conta non confermata”).
In realtà, spiega Guido Caveagna, titolare del circo Kino, “sono stati fatti scappare 4 cammelli, una zebra ed è stato aperto il cancello di un lama che però è rimasto al suo posto”. Il circo non ha giraffe e nemmeno cavalli, che quindi non avrebbero potuto scappare. Resta da capire chi abbia messo in giro la bufala, che comunque ha rischiato di creare allarme. Quel che è certo è, invece, che tutta la stampa mette in relazione la mano, per ora ignota (o le mani) che ha aperto i recinti con una organizzazione animalista che proprio nei giorni scorsi ha affisso dei manifesti, sia a Gandino che sulle carovane del circo, inneggiando alla libertà degli animali. Si tratta di «Manipolo d’avanguardia Bergamo», gruppo collocato nell’area della destra radicale (si legge sul Corriere). Che il fanatismo animalista utilizzi certi metodi è ormai risaputo e non a caso l’Ente Nazionale Circhi ha segnalato questo problema in un recente incontro con il Viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico.

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