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Figueres, panem et circenses

di Ahara Bischoff

L'elefante d'oro che premia il vincitore del Festival di Figueres (foto Payaso Enrico)

L’elefante d’oro che premia il vincitore del Festival di Figueres (foto Payaso Enrico)

Signore e signori, benvenuti al gran finale della stagione dei festival. Seguendo le orme delle rassegne di tutto il mondo, come Latina, WuQiao, Budapest, Monte Carlo e Parigi, si arriva alla ormai quarta edizione del Festival Internazionale del Circo – Città di Figueres, che si inaugura domani nella città natale di Salvador Dalí e proseguirà fino al 2 marzo.
Fondata da Genis Matabosch, uno dei massimi protagonisti della scena circense spagnola, la rassegna è conosciuta soprattutto per la caratteristica unica e originale di ospitare artisti di primo livello che arrivano da tutto il mondo e si esibiscono in numeri inediti, mai visti prima sotto un tendone in Europa. Ne abbiamo già parlato su questo sito sottolineando il grande fascino di questa particolarità sia per il pubblico che per gli operatori internazionali.
Genis Matabosch

Genis Matabosch

Anche quest’anno i più di 70 artisti in gara sono di altissimo livello e desiderosi di introdurre se stessi e la propria arte nel mercato del vecchio continente. Essi provengono da 14 paesi di tutto il mondo, dal Nicaragua alla Corea del Nord, dall’Etiopia al Brasile e si esibiranno per cinque giorni sotto il nuovo tendone a 360°, che garantisce un’ampia visibilità per ciascuno dei 2.214 posti di poltrona grazie all’assenza assoluta di pali o antenne. Sono attesi in totale 30 mila spettatori per i 14 spettacoli, incluse due semifinali e una gran finale, durante la quale saranno consegnati i premi agli artisti migliori.
Il tendone con vista a 360 gradi

Il tendone con vista a 360 gradi

L’attuale quarta edizione è importante inoltre per vedere se il festival è in grado di reagire alla crisi economica diffusa in Europa, essendo anche una rassegna che si basa solo in parte sui contributi dei enti pubblici, puntando molto invece sugli introiti dei biglietti venduti.
Fra i numeri più interessanti ci sono sicuramente gli artisti di acrobazia aerea del National Circus di Pyongyang, le due troupe cinesi del Wuhan e Yunnan con numeri colorati ed innovativi di antipodismo e cinghie aeree, la bascula dei russi Watch Dogs e il giocoliere Salvador, ispirato all’abitante probabilmente più famoso della città catalana. I due clown Matute e Rulo Clown anche quest’anno provengono dai paesi del Sud e Centro America, sarà da vedere se riusciranno a centrare il successo straordinario che ha ottenuto il clown cileno Pastelito nell’edizione scorsa.
Aleksandr Batuev, gran contorsionista

Aleksandr Batuev, gran contorsionista

I premi d’oro ispirati agli elefanti di Dalí l’anno scorso erano stati dati esclusivamente ad artisti asiatici, quali il giocoliere cinese Kai Cao con un numero di giocoleria verso l’alto e di bouncing mescolati con passi di tip tap, la troupe acrobatica del Circo Nazionale di Pyongyang con una performance di salti all’altalena russa combinati con una barra singola e la troupe russa di giocolieri di diabolo della Flag Circus che presentava una messa in scena originale di Singing in the rain. Sarà interessante osservare in quest’edizione se il vecchio continente riuscirà a reggere il confronto con il colosso dagli occhi a mandorla.
Anche David Larible al Festival che si tiene nella città catalana

Anche David Larible al Festival che si tiene nella città catalana

Garantita quest’anno è anche la presenza dell’Italia con lo spettacolo fuori concorso Il Clown dei Clown di David Larible che sarà ospite per due repliche straordinarie al Teatre El Jardí che ospiterà anche una mostra dedicata al più grande clown del mondo.
Soprattutto grande attesa dei trentamila spettatori per la calorosa atmosfera di festa popolare che si crea ogni anno in maniera spontanea attorno a questa kermesse. In maniera spontanea ma sempre dovuta al grande lavoro dell’ideatore Matabosch e del suo attrezzatissimo staff organizzativo.

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