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Fashion Circus

di Alessandra Borella


Una vera e propria mania per il circo ha invaso il mondo delle passerelle della Primavera/Estate 2011. Due sono le collezioni più recenti: la prima è Desigual, marchio che grazie ad una partnership con il Cirque du Soleil si è scatenato con forme e colori in passerella lo scorso giugno, come si può ben vedere sul nostro sito.

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La seconda è di uno stilista originario di Urbino, i cui disegni circensi stampati sulle borse sono preferibili all’onnipresente logo di Louis Vuitton (sono solo io che lo vedo o il nostro Piero Guidi fa un riferimento stilistico che non è affatto puramente casuale e che suona come una risatina caustica, che ci facciamo volentieri a discapito del made in France? Foto 1 e 2).
A pensarci bene, sono anni che il circo e il burlesque, spesso inseriti nelle atmosfere déco degli anni Trenta, affascinano le matite della couture mondiale, più o meno “haute”. Mi propongo di raccontarvi, con una piccola storia fotografica, le collezioni e gli scatti di moda di ispirazione circense.

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Il mondo del circo e quello della moda sono entrambi fatti di corpi, forme e colori, e condividono due icone femminili che vi regnano indiscusse da anni, riconoscibili universalmente dall’inconfondibile pettinatura: la regina del circo dai capelli cotonati sopra la testa e il caschetto più famoso della moda fanno da cornice simbolica a questa retrospettiva fotografica.

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Dalla fusione delle due arti scaturisce un immaginario favolistico, nel quale posso fantasticare su una inedita Moira Orfei che calca la passerella – il suo sensuale lato b, immortalato da Mario De Biasi, è già esposto al Guggenheim di New York – mentre la potentissima direttrice di Vogue America, Anna Wintour, improbabile domatrice, scende in pista nella gabbia dei leoni, per una volta gli unici destinatari del suo sguardo algido e impassibile. Se lo meriterebbe, se fosse tutto vero, come pare, quello che abbiamo visto ne Il Diavolo veste Prada.

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Prada veste il Diavolo nel film, Miu Miu angeli in passerella, nella sua Harlequine Collection Primavera/Estate 2008 (immagini 3 e 4). Dalla Maison Prada a quella francese di Dior, guidata da John Galliano, la strada è lastricata di segatura: l’eccentrico designer britannico non sfugge all’attrazione per la pista e vanta una lunga storia di ispirazione circense nella sua moda. A cominciare dalla collezione S/S (Spring/Summer) 2002, quando coinvolge alcuni artisti del Cirque du Soleil nella performance della sfilata di Haute Couture (foto 5). E ancora di recente nell’Haute Couture del 2011, sia nella collezione estiva S/S – foto 6, 7 e 8 – che in quella invernale F/W (Fall/Winter): un trionfo di piume, veli e forme geometriche colorate (foto 9).

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Non poteva mancare Chanel: la pre-fall (anteprima invernale) 2011 Métier d’arts (una collezione che Karl Lagerfeld dedica dal 2002 ad una città, ogni anno diversa, che ispirò madame Coco) è dedicata all’imperatrice bizantina Theodora: “Theodora era un’artista di circo che diventò imperatrice, come Chanel da cantante diventò imperatrice della moda” (foto 10).
Roberto Cavalli, da sempre affascinato dalle stampe animalier, festeggia i 40 anni della sua maison con una servizio fotografico intitolato “Fashion Circus”, pubblicato nel giugno del 2010 su Harper’s Bazaar (foto 11 e 12)

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Anche Alexander McQueen, lo stilista britannico scomparso nel febbraio dello scorso anno, aveva firmato una collezione straordinaria nella quale le modelle, il cui trucco accentuato soprattutto sulle labbra richiamava la clownerie, indossavano abiti e cappelli davvero stravaganti (foto 13).
Lo stesso McQueen scelse di ambientare nel grande stabile del circo parigino, il Cirque d’Hiver, la sua sfilata del 2006, un vero e proprio show sulla pista circolare con il pubblico sistemato intorno ad essa. Intitolata “Sarabande”, dal motivo musicale di Händel nella colonna sonora del film Barry Lyndon, la collezione era proprio ispirata al tema settecentesco dell’intrigo di corte, ben descritto nel celebre film di Stanley Kubrick del 1975 (foto numero 14).

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Facendo un passo indietro, troviamo tendenze circensi anche nell’Autunno/Inverno 2009/2010 e vediamo nella fotografia numero 15 tre proposte di stilisti differenti: Erin Fetherston, Diesel e Manish Arora. Quest’ultima, stilista indiana, chiama la sua collezione estiva S/S 2009 “Circus”, applauditissima durante la settimana della moda di Parigi e alla New Delhi Fashion Week (foto 16).

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Chi non ricorda l’attrice Julianne Moore distesa nuda sopra un divano intenta ad accarezzare dei cuccioli di leone come fossero innocui gattini? È la campagna Autunno/Inverno 2010/2011 del marchio di lusso Bulgari, che pubblicizza gioielli e borsa nella prima foto, profumo nella seconda. Protagoniste due star hollywoodiane, rispettivamente Julianne Moore e Kirsten Dunst (17-18). La Dunst non era nuova all’atmosfera gitana, eccola posare per la Miu Miu Harlequine Collection di cui sopra (foto 19).

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Altre attrici del jet set si sono calate nelle vesti di novelle domatrici o acrobate negli shooting fotografici del colosso editoriale diretto da Anna Wintour, Vogue America. Da Cameron Diaz nel maggio del 2003 (fotografata da Annie Leibovitz, ecco il link all’articolo nella sezione Scatti d’autore e qui foto numero 20) a Reese Witherspoon, immortalata da Peter Lindbergh in “A day at the circus” per promuovere il film Come l’acqua per gli elefanti, maggio 2011 (foto 21).

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Vogue UK non è da meno, intitola un servizio del 2007 Le cirque (foto 22).
Vogue Italia nel 2007 si dà allo spettacolo circense parafrasando il celebre show del Barnum, con “The greatest show on earth”, scatti di Steven Meisel (foto 23).
Nel maggio 2011 anche Vogue Germania si adegua al trend, pubblicando una “CircuStory” (foto 24) nel 2009.

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Come dimenticare Nicole Kidman nei panni di Satine nel musical di Baz Luhrmann “Mouline Rouge”? Qui nelle pagine di Vogue del dicembre 2000, fotografata sempre da Annie Leibovitz (foto 25), che immortala anche la band degli “White Stripes” a New York nel 2003, in versione lancio di coltelli (foto 26).

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Dal Moulin Rouge al Crazy Horse, l’atmosfera del varietà e del Burlesque ci porta all’icona indiscussa di tale genere ai giorni nostri: Dita von Teese, che in queste foto è stata immortalata sul magazine Plastic Dreams indossando le scarpe disegnate da Jean Paul Gaultier per il marchio brasiliano Melissa, nel gennaio 2011 (foto 27, 28, 29).

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E ancora la vediamo con alcuni stilisti (tra cui Christian Louboutin, Paul Smith e Vivienne Westwood su Harper’s Bazaar UK nel servizio “Le cirque de la Mode” (foto da 30 a 33), il servizio completo a questo link.
Anche la pop star Katy Perry non è da meno in veste circense per Elle, nel marzo 2011 (foto 34 e 35).

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Attrici e top model rapite dal circo dunque: già nel 2006 infatti, un servizio di moda proponeva l’indossatrice canadese Jessica Stam, fotografata da Laspata de Caro, con abiti prêt-à-porter all’esterno di un circo per la campagna Autunno/Inverno 2006 di American Manhasset (foto 36-38). Ecco il link al The chicest show on earth.

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Il servizio, in cui la Stam sembra un’ospite intrufolatasi nel backstage di uno spettacolo circense, è di settembre, il mese più importante per l’editoria del settore moda (ne dà un’idea il documentario “September Issue”, dedicato alla realizzazione del numero di settembre 2007 di Vogue America. Le telecamere hanno seguito per otto mesi la Wintour e il suo staff a New York City).

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Infine, in un servizio di Marie Claire dell’aprile 2010 ad opera della fotografa Wendy Bevan (che espone alcune foto circensi anche in questi giorni a Milano), la super modella Sophie Vlaming indossa con disinvoltura abiti di Ralph Lauren, Prada e Dolce&Gabbana sullo sfondo rétro di un circo d’altri tempi (foto 39-41).

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La Bevan scatta anche “Flying Circus” per il Muse Magazine (foto 42).
Dopo il dominio italo-francese (editoriale e stilistico), chiudiamo con due foto “americane”: la stilista Ashleigh Verrier (43) e uno degli scatti intitolati “Family Circus” del dicembre 2010 (44): lo styling è di Alexandra White (W Magazine) e l’abito è della newyorkese Vera Wang. Un tocco del belpaese resta però anche nell’ultimo paragrafo, il fotografo infatti si chiama Paolo Roversi ed è nato a Ravenna.

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Le fotografie qui pubblicate, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli articoli 65 comma 2, 70 comma 1 bis e 101 comma 1, della legge 22 aprile 1941 n.633.

Short URL: https://www.circo.it/?p=9832

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