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Ddl circo: “Approfondire su basi scientifiche e non su spinte emozionali e modaiole il tema degli animali nei circhi”

“Siamo solo all’inizio di una battaglia culturale e sociale che va molto oltre la permanenza degli animali nei circhi”. Così Antonio Buccioni, presidente dell’Ente Nazionale Circhi, commenta l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge per il Codice dello Spettacolo dal vivo che, nel contesto di un valido sostegno al settore, quale unica norma negativamente di prospettiva prevede “il graduale superamento dell’utilizzazione degli animali” nelle attività circensi e dello spettacolo viaggiante. 
Gli aspetti della legittimità costituzionale della norma andranno approfonditi in sede di esame alla Camera in rapporto a tutte le altre attività di intrattenimento o di servizio che prevedono l’addestramento e l’utilizzazione di animali: gli altri settori dello spettacolo, l’equitazione, le manifestazioni storiche e quant’altro.
“Per ora, conclude Buccioni, prendiamo atto della seria considerazione del problema da parte del Governo e dei Senatori della Repubblica – in particolare della Relatrice Di Giorgi e dei senatori Carlo Giovanardi, su tutti, Pietro Iurlaro, Raffaele Ranucci, Paolo Tosato, Pietro Liuzzi, Elena Cattaneo, nonché dei vicepresidenti Roberto Calderoli e Maurizio Gasparri – che per la discussione alla Camera ed in prospettiva dei decreti delegati hanno consentito di avviare un percorso che permetterà di approfondire su basi scientifiche e non su spinte emozionali e modaiole una condizione di vita e di lavoro che investe l’esistenza del Circo che, come detto dal Ministro Franceschini nell’intervista televisiva del 7 maggio u.s. “è cultura storia, tradizione. Personalmente avverto come nel Paese reale stia esplodendo l’ansia di un nuovo umanesimo, che mi auguro possa essere percepita dal Paese istituzionale”.

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