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David Larible taglia il traguardo delle 150 repliche in teatro

David Larible al Bellini di Napoli, uno dei tanti teatri che ha calcato fra un grande circo e l'altro

David Larible al Bellini di Napoli, uno dei tanti teatri che ha calcato fra un grande circo e l’altro

Bilanci e festeggiamenti, perché in fondo alle persone piace guardarsi indietro per vedere la strada percorsa e celebrare i traguardi raggiunti. Nel caso di un artista il panorama che ci si volta a guardare può essere vasto e ricco e nello specifico, nel caso di David Larible, è davvero immenso e raggiante.
Il prossimo 16 febbraio 2014 David Larible festeggia la sua 150° replica su di un palcoscenico. Il clown nato, cresciuto e sbocciato tra i più importanti complessi circensi italiani e stranieri (Medrano, Nock, Krone e Ringling tanto per fare qualche nome) ha saputo modellare la propria arte tra la pista circense e il palcoscenico ed è su uno dei più bei palchi italiani che si appresta a festeggiare ciò che è nata quasi come una prova qualche anno fa. Teatro, nel vero senso della parola, di tale festeggiamento sarà il cremonese Amilcare Ponchielli, uno tra i gioielli dell’architettura spettacolare che l’Italia può vantare. Il 150° traguardo giunge a coronamento di un percorso artistico che in teatro è cominciato qualche anno fa.
Nel camerino di Totò

Nel camerino di Totò

Era il 1996 e si era nella Repubblica di San Marino. Un organizzatore teatrale, Manlio Gozzi, aveva visto David Larible in televisione e aveva pensato che uno spettacolo costituito solo dai numeri del clown avrebbe potuto essere una buona idea. David accettò la sfida, perché la cosa fondamentale per un artista che raggiunge vette elevate è quella di mettersi sempre alla prova anche e soprattutto con l’ignoto. Tuttavia l’abilità e la conoscenza del mondo dello spettacolo suggeriscono a David di appoggiarsi ad una competenza registica e non alla totale improvvisazione, così si rivolge a Raffaele De Ritis che, visti i numeri che sarebbero andati a far parte dello spettacolo, interviene su di essi separandoli come fossero capitoli di un libro. Il nome dello show era Scusi, vuol partecipare?, titolo che già da allora incarnava la cifra stilistica del clown famoso per coinvolgere sempre il pubblico nelle sue gag, al circo così come sarebbe stato poi in teatro.
david-larible-home-pageAltre incursioni sul palcoscenico, nel ruolo tipico clownesco dell’inserviente disturbatore, sono state fatte a Monte Carlo al Theatre de la Princesse Grace e negli Usa nello spettacolo Kaledoscape. Si arriva così al 2005 quando le strade di Larible si incrociano con quelle del direttore artistico di Circo e dintorni, Alessandro Serena che diventa il suo compagno di viaggio. Da quel momento le date e le partecipazioni occasionali iniziano a seguire un disegno ben preciso e studiato che presto sfocia in due spettacoli veri e propri, Il clown dei clown e Destino di clown, costruiti come una storia, con il meglio dei numeri del clown e con quel desiderio di comunicare emozioni tipico di David Larible, sempre attento al pubblico. Gli appuntamenti si moltiplicano, le stagioni si ripetono e i teatri più importanti si contendono il clown dei clown. Sempre attenti alle esigenze del pubblico i numeri vengono via via raffinati.
La famiglia Larible al completo sul palcoscenico del Teatro Curci di Barletta (foto Fabio Marino)

La famiglia Larible al completo sul palcoscenico del Teatro Curci di Barletta (tutte le fotografie sono di Fabio Marino)

Questo viaggio clownesco durato 150 sere ha toccato tappe italiane e internazionali, ha viaggiato in lungo e in largo per l’Italia diventando in certe località uno degli appuntamenti più amati e desiderati come avviene ogni anno al Teatro Curci di Barletta, dove lo scorso anno è stato presentato lo spettacolo eccezionale David&Family che vedeva in scena la famiglia Larible al completo. Ma la mappa dei successi teatrali di Larible ha già varie tappe segnate: a Roma al Teatro Vittoria, a Ivrea al Giacosa, al Masini di Faenza, a Gardone Riviera nel celebre anfiteatro voluto da Gabriele D’annunzio per la sua villa, al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, Bologna, Vicenza, Ferrara, al Bellini di Napoli, Trento. E all’estero Lugano, Madrid, Salou, Tenerife, Douai, Vienna. E bisogna tenere presente che David riesce a dedicare al teatro solo un paio di mesi l’anno, tra un contratto e l’altro con i più importanti circhi del mondo.
David Larible (Foto Stefania Ciocca)

David Larible (Foto Stefania Ciocca)

Il 16 febbraio toccherà dunque a Cremona e al suo Ponchielli ospitare la festa del clown. Nella città che ha creato un’indissolubile legame con la musica, Larible presenterà i suoi migliori pezzi che molto devono alla musica, sin dai primi esordi nel teatro: celebri sono infatti le gag con i campanelli, quelle che vedono David nei panni di direttore d’orchestra, o ancora quelle in cui il pubblico diventa parte di un’opera lirica. Tutti possono entrare a far parte dello show e chiunque può diventare spalla di David Larible. In passato David ha lavorato in coppia con grandi artisti, il primo è stato suo padre Eugenio, che ne è stato anche il maestro. Poi col tempo si sono succeduti altri artisti come Pipo Sosman o il clown bianco catalano Gensi, passando anche per spalle musicali come i pianisti Stephen Kunz o Mattia Gregorio.
David Larible e Gensi (foto Manuel Podio)

David Larible e Gensi (foto Manuel Podio)

Questi ultimi avevano iniziato lo spettacolo come semplici musicisti accompagnatori ma poi si sono trovati ad essere coinvolti nello spettacolo divenendone parte a tutti gli effetti e facendo il gioco del clown nelle varie gag. Stessa sorte è accaduta agli scenotecnici, che da operatori di palcoscenico si sono trovati ad esibirsi sullo stesso a seconda di ciò che il clown avrebbe fatto. E così oggi Alberto Fontanella, Alessandro Folli, Roberto Medini e Massimilano Mascello possono vantare nel loro curriculum il ruolo di improvvisata spalla del clown più famoso al mondo. Cosa che oggi fa in maniera più strutturata Andrea Ginestra. Un panorama vasto, un curriculum teatrale lussuoso, negli occhi le più belle platee che il Bel Paese possiede e davanti non si possono che sperare altrettante repliche, ancora maggiori successi e traguardi.
Stefania Ciocca

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